Allarme giallorosso: la Roma è sotto attacco

Io c’ho provato a non ascoltare nessuna voce, a leggere  ma non a memorizzare nessuna frase dopo Torino – Roma. C’ho provato, c’ero quasi riuscito, ma oggi è successo l’incredibile.

Partiamo dalla scintilla che sta infiammando la rivolta. La Roma dopo 10 vittorie in 10 giornate di campionato, nel posticipo dell’undicesimo turno, pareggia  in casa dei granata.  Il gol dell’ 1-1 lo mette a segno l’ex Alessio Cerci. Ampiamente insultato per la prestazione ottima, quasi avvelenata, reo di non aver avuto un occhio di riguardo verso la madre patria. In più la rete nasce da un presunto fallo di Meggiorini che spalla contro spalla con Benatia ruba palla a la offre a Cerci che non sbaglia.

Apriti cielo. La protesta monta subito. Tra chi ce l’ha contro i gufi di tutta Italia, che passerebbero tutte i giorni ad augurare il malocchio e lanciare fatture contro la Roma. Non credo che sia vero ma potrebbe anche essere. E’ ovvio che i tifosi di tutte le altre squadre si augurano che la capolista perda colpi e punti. Nella mente romanista però scatta qualcosa, una sindrome da mania di persecuzione, di congiura mondiale contro la squadra, la società e i tifosi tutti.

La parola complotto, tanto odiata, si manifesta in tutta la sua potenza. Le squadre del nord, tra cui va annoverata secondo qualcuno pure il Napoli, l’odiato “palazzo” manda arbitri complici nel rovinare il cammino glorioso di Garcia e dei suoi giocatori. Banti agente del male che ha convalidato un gol, che visto e rivisto alla moviola, continua a sembrare regolare. Un contrasto non durissimo, che a velocità normale non sembra essere scorretto. Ma la questione è questa? Ma anche in caso di errore palese, c’è bisogno ogni volta di scomodare la massoneria, Moggi, il KGB, Gargamella, ecc. ? Inoltre Banti, l’agente del male, a fine partita addirittura si ritrova a cenare nello stesso ristorante di Ventura, allenatore del Torino. Il male quindi ha pure la faccia tosta e non nasconde le sue trame.

Poi sulla rete, il 5 novembre spunta la proposta delle proposte: un sit in di protesta pacifica sabato 9 sotto la sede della FIGC. A lanciarla una pagina su facebook: Qui AS Roma Libera. Una manifestazione per far sentire la voce del bene sotto il “palazzo” dei cospiratori, dietro cui si nascondono i grandi gruppi industriali del nord. Come se appartenere ad una delle più grandi banche europee fosse sinonimo di scarsa tutela.

Credo che la maggior parte dei tifosi romanisti hanno riso leggendo di questa iniziativa, la faziosità è legittima, l’essere di parte nel mondo pallonaro è essenziale, ma c’è un limite. Così come gli juventini intelligenti riconoscono che certe vittorie sono state artificiali ma magari non lo ammettono con gli amici, anche Totti e molti dei suoi fan invocano il complotto ma dentro di se sanno che non è così. Spero.

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