Torres. Maschi VS Femmine neppure per beneficenza

Il caso delle giocatrici della Torres non è rimasto di certo inosservato. Alle campionesse d’Italia, infatti, in occasione del match di beneficenza, organizzato per raccogliere fondi per le popolazioni sarde colpite dall’alluvione, è stato impedito di scendere in campo.

L’incontro tra la Sef Torres 1903 (società calcistica maschile) e Olbia Calcio, dello scorso 28 novembre, aveva visto la presenza delle stesse ragazze sulle tribune dello stadio Vanni Sanna per incrementare gli incassi. Ma alla richiesta del capitano della nazionale, nonché bomber della squadra sarda, Panico e compagne di partecipare alla gara, il direttore di gara ha opposto un netto rifiuto. Tutto questo per una norma prevista dal regolamento. La partita, pur organizzata a scopo di beneficenza, era ufficiale a tutti gli effetti. In questo caso, quindi, non si può avere una commistione di sessi in campo. Non poche polemiche ha suscitato questa decisione che, seppur iniqua, non poteva essere diversa. Leonardo Marras, coordinatore nazionale del dipartimento femminile di calcio nonché presidente della Torres stessa, in particolare ha parlato di occasione persa per lanciare un messaggio positivo al mondo dello sport. Sì perché in un momento in cui vengono chiuse le curve degli stadi per discriminazione territoriale ed etnica, permettere a delle donne di prendere parte ad un match al fianco di uomini avrebbe rappresentato un segnale forte. Si sa però che esistono anche delle regole che inevitabilmente devono essere osservate. Certo in questo caso un’eccezione, in nome della nobile causa per la quale si stava giocando, poteva anche essere fatta. Nulla può essere rimproverato al direttore di gara che non poteva agire in maniera differente. Un po’ dura appare l’accusa di Marras che reputa l’Italia un paese solo per uomini e che invita il presidente del Coni, Malagò, e della Federcalcio, Abete, a valutare serenamente l’accaduto affinché fatti, a suo dire, discriminatori come questi non si ripetano più. Se in un incontro ufficiale di calcio tra uomini il regolamento impedisce ad una donna di partecipare, diventa allora labile il confine tra la norma e la nobile causa.

VALERIO POLVERISI

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