L’Aquila, tangenti sulla ricostruzione post-sisma

Otto indagati e quattro arrestati. È il bilancio dell’operazione della Polizia di Stato, scattata stamani alle prime luci dell’alba a L’Aquila, in Abruzzo, e denominata “do ut des”.

È il nome dell’inchiesta a riassumere al meglio quello che, secondo le indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica Fausto Cardella, sarebbe un sistema ben radicato per ottenere denaro in cambio dell’aggiudicazione di appalti per la ricostruzione post-sisma del Capoluogo abruzzese. L’accusa, nell’inchiesta che coinvolge attuali ed ex Assessori e funzionari pubblici aquilani, imprenditori, faccendieri e tecnici, sarebbe di millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica, e appropriazione indebita.

Sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali ad aver portato, su richiesta dei sostituti Procuratori della Repubblica dell’Aquila, Antonietta Picardi e David Mancini, all’arresto di Pierluigi Tancredi, 60 anni, ex Assessore ed attuale dirigente dell’Asl numero 1; Vladimiro Placidi, 57 anni, ex Assessore comunale alla ricostruzione dei beni culturali e direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila; Danila Sibilla, 38 anni, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali ed ex collaboratrice di Tancredi durante il suo mandato di Assessore; Pasqualino Macera, 56 anni, allora responsabile centro-Italia del Mercatone Uno S.p.a. I reati sarebbero stati commessi da settembre 2009 a luglio 2011. A disporre le misure cautelari, è stato il Gip Giuseppe Romano Gargarella.

Gli indagati, invece, sono Roberto Riga (Api), attuale Vicesindaco dell’Aquila nella Giunta presieduta da Massimo Calente (Pd); Mario Di Gregorio, 45 anni, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere, all’epoca dei fatti contestati, direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede universitaria; Daniele Lago, 40 anni, imprenditore di Bassano del Grappa.

Le perquisizioni, ad opera di quaranta agenti, si sono e si stanno concentrando in studi tecnici ma soprattutto all’interno del Comune dell’Aquila.

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