Negramaro: uno strazio così grande

In occasione degli europei o del Mondiale la Nazionale viene accompagnata da una canzone scritta da qualche gruppo o cantante italiano. Quest’anno è toccato ai Negramaro.

Non so se lo avete mai notato, ma la nazionale italiana di calcio in occasione dei tornei internazionali viene accompagnata da una canzone scritta ed eseguita da un cantante o un gruppo nostrano. Tra gli ultimi esempi i Pooh si possono vantare di aver portato fortuna al mondiale in Germania del 2006. Sappiamo tutti come è andata, quel “Noi con voi, voi con noi” in pieno stile Pooh era orecchiabile, non fosse altro che è associata a ricordi belli. Ma nel 2006 c’era tra gli inni non ufficiali uno ufficioso non ufficiale, l’elogio del calcio in piena estate post calciopoli di Checco Zalone, una vera e propria hit, remixata in varie versioni. Anche lo juventino più filomoggi si ritrovò a canticchiare:” siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fanstastici”. Poi ricordiamo anche un lamento di Claudio Baglioni, che per un bel pò di tempo è stato anche la sigla pre-partita degli azzurri, comprese qualificazioni e amichevoli, accompagnate da immagini di gente che avrà visto la nazionale solo una volta, magari in amichevole con San Marino. Se andiamo indietro troviamo quella canzone fantastica di Bennato e Gianna Nannini, “notti magiche” per Italia 90, ma in quel caso l’inno era a disposizione di tutta la kermesse iridata. Un pezzo da pelle d’oca.

Quest’anno la Federazione italiana, affida il compito ai Negramaro. Un mondiale importante, giocato in Brasile, una nazione che vive di calcio. I Negramaro però non compongono un nuovo pezzo, ne rivisitano uno esistente:”un amore così grande”. Qualcuno magari lo ricorda cantato dal melodico per eccellenza Claudio Villa, o nelle versione di Pavarotti e Bocelli.. Il gruppo pugliese lo ingurgita e lo vomita in pieno stile Negramaro, con tutti i lamenti, i vocalizzi, il video in bianco e nero, il front man sinuoso, insomma uno strazio incredibile, da vietare assolutamente l’ascolto ai nostri calciatori prima della partita. Una mazzata che getta nello sconforto, che non ha nulla a che fare con il potere motivazionale della musica, anzi una cover che Sangiorgi si poteva tenere, ce la saremmo sorbita tutta l’estate ma almeno non l’avremmo collegata a una cosa bella come i mondiali di calcio. Uno strazio così grandeeee, uno stazio cosììì.

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