13 Maggio 1909: parte il 1° giro d’Italia

13 Maggio 1909: parte il 1° giro d'Italia

13 maggio 1909,  alle 3 di notte circa ha inizio la gloriosa storia del Giro d’Italia. Parte da piazzale Loreto a Milano il primo Giro d’Italia, 8 tappe per 2448 km, vincerà Luigi Ganna

Si parte da Milano, 8 tappe portano, il Giro d’Italia, la prima carovana rosa, fino a Bologna, Chieti, poi giù fino a Napoli, si risale lo stivale per giungere a Roma, Firenze, Genova, Torino, per concludersi, dopo 18 giorni, il 30 maggio, dopo 2448 km a Milano.

Il Giro d’Italia è organizzato, come avverrà fino all’edizione in corso, dalla Gazzetta dello Sport, il giornale sportivo stampato su carta rosa che darà anche il colore alla maglia del leader della corsa. Una spinta fondamentale venne dal grande impegno del capo redattore della stessa Gazzetta dello Sport Tullo Morgagni

Il Giro d’Italia ha da subito un respiro internazionale, tanto che gli stessi organizzatori, il giorno prima della partenza, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, lo definiscono “corsa ciclistica internazionale”, grazie alla presenza in gara di 20 corridori stranieri tra cui il più atteso Petit-Breton, vincitore degli ultimi tre Tour de France.  I ciclisti partiti da Milano sono 127, sei le squadre, la partecipazione è aperta a professionisti e dilettanti, in squadra o “isolati”, taglieranno il traguardo finale in 49.

Una struttura ispirata al Tour de France e un’organizzazione con poca attenzione all’umanizzazione della corsa, ancora nessun regolamento in tema di sicurezza e tutela dell’atleta era all’orizzonte. Otto le tappe ma molto lunghe,  la prima tappa, proprio quella che dà il via al Giro d’Italia, la Milano-Bologna, la più lunga, sfiora i 400 km,  tempi di percorrenza lunghissimi, per alcune tappe si superano le 14 ore di gara.  La lunghezza delle frazioni, in media 245 km ciascuna, spinse gli organizzatori a predisporre tappe non consecutive, in modo tale da permettere ai ciclisti di recuperare dalle fatiche e dalle difficoltà dovute non solo ai tanti km ma anche alla qualità delle strade percorse dal Giro d’Italia, strade che, per intenderci, oggi, come minimo affronteremmo in mountain bike. A rendere questo Giro d’Italia ancor più eroico ai nostri occhi l’equipaggiamento dei ciclisti. La bicicletta, tutt’altro che leggera e tecnologica, le migliori in gara pesavano 15 kg senza i vari “accessori”, costruite principalmente in ferro, senza la benché minima possibilità di cambiare rapporto, non esisteva cambio. La divisa poi, in lana, pesantissima, non era certo paragonabile alle divise che vediamo oggi al Giro d’Italia o in altre competizioni, super-aderenti e sottili, realizzate per evitare il minimo ostacolo aerodinamico. Ogni ciclista correva con un tubolare intrecciato alle spalle utile in caso di foratura e nel caso di una seconda foratura invece c’era solo da fermarsi e rattoppare, non era previsto il pronto intervento delle ammiraglie.

ganna-luigi-1909-primo-giroIl primo Giro d’Italia fu conquistato da Luigi Ganna, ragazzone della provincia di Varese che conobbe il ciclismo prima di tutto per necessità. La bicicletta era il suo mezzo di trasporto per raggiungere Milano, dove lavorava. Cento chilometri circa, andata e ritorno, tutti i giorni, convinsero “el Luison”, così veniva chiamato per la sua possente statura, che il ciclismo poteva dare una svolta alla sua vita e tenerlo lontano dal cantiere. Corse le prime gare senza dir nulle alla famiglia, che non avrebbe accolto la vocazione sportiva del ragazzo,  arrivarono i risultati e i primi guadagni che bastarono a farsì che l’umile famiglia Ganna concedesse al giovane Luigi la possibilità di fare il corridore. Subito dopo arrivò il primo contratto con la Bianchi.

Arrivò al giro d’Italia già noto al mondo del ciclismo, si fece notare l’anno prima con un secondo posto al Giro di Lombardia e alla Milano-Sanremo e con un quinto posto al Tour. L’Atala lo volle tra le sue fila. In 89 ore 48 minuti e 14 secondi Ganna, conquista la prima edizione del Giro d’Italia, oltre alla vittoria finale, otterrà anche 3 vittorie di tappa, aggiudicandosi un premio complessivo, tra vittorie di tappa e vittoria finale, di oltre 5000 lire.  Prima del Giro d’Italia, nello stesso anno Ganna, si aggiudicò anche la Milano-Sanremo.

Dal 1909, interrotto solo negli anni delle due guerre mondiali, per 98 volte (compresa l’edizione in corso), il Giro d’Italia, nel mese di maggio, dà un tocco rosa alle strade dalla nostra Italia.

A cura di Guglielmo Lentini.

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