7 giugno 1998: Pantani vince il Giro d’Italia

7 giugno 1998: Pantani vince il Giro d'Italia

E’ il 7 giugno 1998 quando Marco Pantani compie la sua impresa capolavoro e vince l’ottantunesimo Giro d’Italia, dopo un inizio problematico

L’ottantunesimo Giro d’Italia era un’edizione particolare per Marco Pantani. Agli inizi degli anni ’90, infatti, era passato dal Giro d’Italia dilettanti, vinto nel 1992, a quello per professionisti. Ma le cose non andarono bene: nel’93 fu costretto a ritirarsi per una tendinite; due anni dopo un incidente automobilistico lo costrinse a puntare sul Tour de France; nel’97, per evitare un gatto che attraversò la strada al passaggio del gruppo durante una tappa del Giro, si lacerò un centimentro nelle fibre muscolari della coscia sinistra. Il Giro d’Italia del 1998 era, quindi, per Marco Pantani un’occasione di riscatto.

Con queste enormi aspettative ebbe inizio il Giro d’Italia il 16 maggio 1998 a Nizza. Ma la partenza fu subito ostica. Il punto di forza di Pantani erano sempre state le scalate, a differenza delle cronogare in cui era un po’ mancante. Eppure, nel primo arrivo in salita a Lago Laceno, il 22 maggio, Pantani fu battuto dallo svizzero Alex Zülle, che stava dominando la gara fin dal prologo. La situazione per Pantani si fece ancora più drammatica con la crono di Trieste nella quindicesima tappa. Mancava una sola settimana alla fine del Giro.

Pantani

Pantani iniziò a rosicchiare il vantaggio di Zülle già nella tappa successiva. Ma inaspettatamente riuscì già a superarlo nella classifica generale con l’arrivo, il 2 giugno, a Selva di Val Gardena, grazie a una gara capolavoro. Ora, Pantani era primo. Il difficile era riuscire a mantenere la posizione sotto gli attacchi non tanto di Alex Zülle, quanto del russo Tonkov, vincitore del Giro d’Italia del’96 e secondo classificato l’anno precedente. Distava appena trenta secondi da Pantani.

La tappa decisiva fu quella del 4 giugno, con arrivo in salita a Plan di Montecampione. Il confronto fra Pantani e Tonkov fu serratissimo fino agli ultimi disperati chilometri. A tre chilometri dall’arrivo, lanciando a terra occhiali, bandana e perfino l’orecchino, Pantani scattò. Tonkov non potè nulla.

Da quel momento, la resa di Tonkov fu inevitabile. Anche nella tappa successiva, Pantani, pur essendo una crono, riuscì a guadagnare altri secondi sul russo. L’ultima tappa, il 7 giugno, con arrivo a Milano, siglò la sua vittoria con più di un minuto di distacco da Tonkov e mezz’ora su Zülle. Marco Pantani aveva vinto l’ottantunesimo Giro d’Italia.

Meno di un anno dopo, il 5 giugno 1999, Pantani sarebbe stato fermato per un controverso valore elevato di ematocrito nei controlli del Coni, non prima però di aver vinto nel’98 anche il Tour de France. Ma non interessa rivangare una storia su cui permangono molti dubbi, e dai tragici risvolti ben noti, quanto ricordare l’impresa capolavoro del campione che fu Marco Pantani.

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