3 Agosto 1778: inaugurata “La Scala” di Milano

Era il 3 Agosto 1778 quando il “Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala” venne inaugurato mettendo in scena il dramma per musica “L’Europa Riconosciuta”, composto per l’occasione da Antonio Salieri.

” Per me è il primo teatro del mondo, perchè è quello che procura dalla musica i maggiori piaceri […] Quanto all’architettura, è impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo”. Queste le parole usate dallo scrittore Stendhal nel 1816 per descrivere quella che ormai, oltre ad essere struttura teatrale, si era resa perno centrale e esponente di primo livello della cultura italiana e internazionale, essendo sede a partire dall’anno di fondazione dell’omonimo coro, dell’orchestra, del corpo di ballo, e dal 1982 della filarmonica.teatro la scala

Il teatro prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della committente Beatrice della Scala. La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo proprio per far posto al Teatro La Scala, inaugurato il 3 Agosto 1778 con “L’Europa Riconosciuta” di Salieri.

Il Teatro La Scala fu costruito in linea con il decreto dell’imperatrice Maria Teresa D’Austria, in seguito a un incendio che, divampato nel 1776, aveva distrutto il teatro di corte. Il progetto venne affidato all’illustre architetto Giuseppe Piermarini. Le spese per l’edificazione del nuovo teatro furono sostenute dai palchettisti del “Regio Ducale”, in cambio del rinnovo della proprietà dei palchi.

Il teatro in quegli anni non era soltanto luogo deputato alla rappresentazione di spettacoli, ma anche importante sito di raccolta per lo svolgimento delle più diverse attività sociali: la platea era spesso destinata al ballo, i palchi venivano non di rado usati dai proprietari per ricevervi gli invitati, e inoltre in uno spazio in corrispondenza del quinto ordine di palchi si giocava d’azzardo.teatro alla scala milano

Durante gli anni di dominazione austriaca e francese, il Teatro La Scala era finanziato, oltre dai guadagni provenienti dal gioco, dalle stesse famiglie che avevano voluto la costruzione dell’edificio e ne conservavano la proprietà attraverso le quote dei palchi; mentre i primi tre ordini rimasero per molti anni in mano all’aristocrazia, il quarto e il quinto venivano occupati dall’alta borghesia.

Giuseppe Verdi esordì al teatro de La Scala nel Novembre 1839 con Oberto,Conte di San Bonifacio, che riscosse un discreto successo. L’impresario Merelli gli commissionò poi il Nabucco, scritto da Temistocle Solera. L’opera andò in scena il 9 Marzo 1842 e nonostante l’iniziale tiepida accoglienza, la ripresa il 13 Agosto ne sancì il definitivo trionfo, grazie anche al forte sentimento patriottico  che movimentava la città negli anni del risorgimento, consacrando così definitivamente la popolarità del melodramma.teatro alla scala

A seguito dell’unità d’Italia, la municipalità si sostituì al governo austriaco nell’erogazione di sovvenzioni al teatro. Il 1 Luglio 1897, il Comune di Milano, posto di fronte a emergenze sociali, decise di sospendere il proprio contributo:  La Scala fu così costretta a chiudere, per riaprire il 26 Dicembre 1898 con “I maestri cantori di Norimberga” diretto da Toscanini. In seguito, a causa dei differenti modi di concepire i compiti del direttore d’orchestra, visto da Toscanini come il demiurgo dello spettacolo, spinsero il maestro a lasciare l’Italia.

Più avanti negli anni, subito dopo la caduta del fascismo nel 1943, nella notte tra il 15 e il 16 Agosto, il teatro subì un devastante bombardamento: gravi danni furono causati alla sala e andarono completamente distrutti il palcoscenico e le strutture di servizio. I lavori di ricostruzione si protrassero fino al Maggio 1946; l’11 Maggio poi, fu Toscanini ad inaugurare la nuova sala de” La Scala “con una ouverture straordinaria. Nell’estate del 1967 viene promulgata una legge che riordina lo status dei principali teatri italiani, riconoscendo al teatro la personalità giuridica di diritto pubblico.teatro la scala milano

Il teatro La Scala di Milano, che nelle stagioni successive ha continuato ad ospitare personalità di spicco quali Riccardo Muti o Giorgio Strehler, ha il merito di aver dato una nuova dimensione alla cultura, rendendola fruibile ad un vastissimo pubblico e nelle sue proposte, accattivante per i circoli musicali nazionali ed internazionali, conquistando la meritata posizione di rilievo che ancora occupa al giorno d’oggi.

Tag

  • Milano
  • teatro La Scala
  • Toscanini

Potrebbe interessarti: