Dal The Starry Paradise al Van Gogh Alive-The Experience

van gogh

Cosa si può fare se non è possibile recarsi al Museum of Modern Art di New York per visitare un’opera d’arte?

Questa la domanda che si sono posti a Taiwan. La risposta? Ricreare una delle opere più incantevoli di uno degli artisti più apprezzati di tutti i tempi, Vincent Van Gogh, coniugando il concetto di arte al più profondo concetto etico e morale riguardante l’attenzione all’ambiente e all’ecosostenibilità.

Sappiamo tutti dell’operosità del popolo cinese, di come riescano a stupirci. Ma si può, davvero, portare un’opera d’arte fuori da un museo? Si può fare arte con il riciclo, quindi? Questo è quello che hanno prodotto all’Embrace Cultural and Creative Park di Keelung, a Taiwan e stavolta si sono davvero superati.

Riprendendo una delle opere più importanti e conosciute di Van Gogh la “Notte stellata” dipinta nel 1889 e che raffigura il cielo di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole, si è realizzato un mosaico , intitolato “The Starry Paradise“, creato interamente con bottiglie di plastica riciclate. Quattro milioni quelle colorate utilizzate, che prendono forma in un’opera dall’enorme impatto visivo ed esperienziale vista la possibilità di passeggiarvi all’interno, grazie ad un percorso ad hoc creato per accompagnare i visitatori. Il percorso, dai profondi significati simbolici, si spinge tra la pace interiore del cipresso e il cielo e le colline, passando attraverso l’animo tormentato del pittore che traspare nell’opera. Si sta, quindi, dentro un’opera imponente, che ci permette di viverla e di sentirci più vicini all’artista.

Su questa stessa linea d’onda dell’esperienza, allora, sarà impossibile, e ve lo consiglio, non visitare la mostra multimediale che verrà inaugurata nella Società Promotrice delle Belle Arti, nello splendido scenario del Parco torinese del Valentino, a Torino il 26 marzo e che si protrarrà fino a giugno.

La mostra, dal titolo,Van Gogh Alive – The Experience“, attraverso la Sensory4, innovativa tecnologia video, unirà aspetti multimediali all’eccezionale arte del pittore olandese. L’obiettivo? Creare anche qui un’esperienza immersiva, presentando un nuovo modo di conoscere e vivere l’Arte. Un processo di immersione in cui i visitatori si troveranno davanti uno scenario particolare, in cui oltre 3mila immagini verranno proiettate su ogni superficie, perfino sul pavimento. Tutto sarà una tela di Van Gogh e si creerà un vero viaggio attraverso i luoghi ritratti dal pittore, come Arles, Saint Rémy e i Paesi Bassi, territori che hanno fortemente ispirato i suoi quadri. Stare dentro a una tela, vedere le pennellate, immaginando le emozioni dell’artista è sicuramente un’esperienza unica, se si considera che di solito bisogna stare ad almeno un metro dalle opere d’arte: qui si ribalta il concetto di fruizione.

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Un percorso di full immersion unico, che prevede oltre alla proiezione dei disegni delle sue opere, in modo che i visitatori comprendano l’origine dei capolavori, anche la proiezione di alcuni brani tratti dalle 902 lettere indirizzate al fratello Theo e agli amici dell’artista che ci daranno informazioni sulle idee e i tormenti interiori, ai più sconosciuti sulla vita di Vincent Van Gogh.

Una mostra quindi che non può che essere vissuta come un arricchimento, e un momento esperienziale alternativo da provare almeno una volta nella vita.

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