18 marzo 1893: nasce Costante Girardengo

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Costante Girardengo, il “Campionissimo” indimenticato del ciclismo nacque il 18 marzo 1893 a Novi Ligure. Il primo talmente famoso da risultare promozionale per lo sport sulle due ruote.

La sua presunta amicizia con un noto bandito dell’epoca, Sante Pollastri, ispirò la canzone di Francesco De Gregori,  Il bandito e il campione. E’ Costante Girardengo, il ciclista italiano più forte di tutti i tempi.

Nato a Novi Ligure il 18 marzo del 1893, Girardengo vinse il Grand Prix Wolber considerato come il campionato mondiale dell’epoca, ben 6 Milano-Sanremo, 3 edizioni del Giro di Lombardia, 2 del Giro d’Italia e divenne per 9 volte campione italiano. In totale collezionò 106 vittorie su strada e 965 in pista. Una serie impressionante di successi che lo fecero presto entrare nella leggenda e gli valsero il soprannome di Campionissimo, lo stesso che verrà dato in seguito anche a Fausto Coppi.

Professionista dal 1912 al 1936, nel palmarès di Girardengo manca solamente il Tour de France -imputabile alla sua famosa ritrosia a viaggiare fuori dall’Italia- e il Campionato del Mondo, che fu istituito solo nel 1927, edizione nella quale un Girardengo già 34enne si dovette accontentare della medaglia d’argento, battuto dal più giovane Binda. Da lì iniziò il declino della sua carriera, ma l’abbandono dalle gare venne ufficializzato dal Campionissimo solo nel 1936. Nel 1914 si aggiudicò quella che, ancora oggi, è la tappa più lunga mai disputata al Giro d’Italia: la Lucca-Roma di 430 km. Dopo lo stop forzato dalla Grande Guerra le vittorie continuarono ad arrivare senza soluzione di continuità: i sei successi alla “Classicissima”, la Milano-Sanremo, sono stati superati solamente dal corridore Eddy Merckx. Ma il suo anno d’oro è il 1919. Oltre a titolo italiano e Giro di Lombardia, Girardengo vince infatti quell’anno il suo primo Giro d’Italia indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa e vincendo 7 delle 10 frazioni previste.

Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada, Alfredo Martini, dirà di lui “fu il primo campione ad avere un’immagine così forte, da risultare promozionale per il ciclismo”.

Girardengo muore a 85 anni a Cassano Spinola, in Piemonte, dove riposa e dove, ancora oggi, la sua tomba è meta di pellegrinaggio per tutti gli appassionati di ciclismo.

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