Il 10 aprile del 1991 il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo si sono scontrate, la collisione ha comportato la morte di 140 persone.

Nella notte del 10 aprile 1991 tra i 65 membri dell’equipaggio e i 76 passeggeri del traghetto Moby Prince vi è stato un solo superstite. Una tragedia italiana senza precedenti. Il Moby Prince, della compagnia Navarma, è entrato in collisione con la petroliera Agip Abruzzo non appena il traghetto è uscito dal porto di Livorno in direzione Olbia.

L’incidente della marineria italiana ha provocato un’incendio fuori controllo. Le uniche vittime sono state le persone a bordo del traghetto, infatti sulla petroliera nessuno ha riportato danni fisici.

A largo del porto di Livorno è avvenuto il più grave disastro della marineria italiana.

Alle 22.25 di quella notte è scoppiato l’inferno. Un forte boato insieme allo stridio delle lamiere è stato udito dalle navi.

“May-day May-day May-day!Moby Prince Moby Prince May-day May-day May-day Moby Prince siamo in collisione…”

Questo l’ SOS lanciato dal Moby Prince, che purtroppo non è riuscito ad evitare lo scontro e quindi la morte di tutte quelle persone. La nave Moby Prince è affondata in seguito, nel 1998, nelle acque del Porto di Livorno da cui è stata recuperata per avviarne la demolizione.

Tra le cause che hanno portato al fatale incidente, oltre all’errore umano e ai problemi tecnici del traghetto, è stata presa in considerazione la nebbia. Infatti durante quella notte la nebbia ha gravato sulla zona del Porto di Livorno, non permettendo alla nave del Moby Prince di avvistare la petroliera.

In questo modo è stato impossibile evitare lo scontro. Inoltre il soccorso ai feriti non è stato celere e questo ritardo, secondo molti, è costato la vita a tante persone che forse nel momento dello scontro sarebbero potute essere ancora in vita.

Purtroppo la tragedia dell’evento del 10 aprile 1991 è ancora oggi avvolta in parte dal mistero, perché sono ancora poche le informazioni chiare riguardo a cosa è veramente accaduto.

Oggi ricordiamo quell’incidente, costato 140 vite.