Eleganti e vaporose Lagerstroemie

Lagerstroemia

Resistenti al freddo, amanti del caldo, adattabili ad ogni tipo di suolo, le lagerstroemie sono arbusti o piccoli alberi di facile coltivazione.

Il nome di queste piante – Lagerstroemie – fu scelto da Linneo per far onore a Magnus von Langerstroem, direttore della Compagnia delle Indie, che in campo botanico aveva avuto l’ unico merito di essere amico del naturalista svedese.

Nome a parte, Lagerstoemia indica (famiglia delle Lythraceae), può vantare numerose ed apprezzabili virtù: introdotta in Italia dalla Cina nel 1759, si presenta in forma arbustiva o di alberello, e può contare su una spiccata rusticità.

Le lagerstroemie amano infatti il caldo estivo (un po’ meno l’ aridità) e superano pure gli inverni più pungenti, resistendo fino a -15 C.

Una volta garantita un’esposizione in pieno sole questo tipo di pianta è estremamente adattabile e poco esigente anche in fatto di terreno, riuscendo a prosperare pure su suoli piuttosto poveri.

Tra i suoi pregi è senza dubbio da citare la naturale resistenza all’attacco di parassiti ed agenti patogeni, quali funghi e batteri; a patto però che non sia sottoposta a drastiche potature, che non solo le impediscono di esprimersi al meglio, ma la rendono anche più vulnerabili alle infestazioni di afidi.

I nuovi ibridi da non molto tempo in commercio hanno fioriture prolungate di infiorescenze vaporose, oltre alle belle colorazioni autunnali delle foglie, e la corteccia dalle sfumature multicolori.

I fiori delle lagerstroemie, dalla forma insolita, portati in pannocchie terminali lunghe fino a 30 centimetri, hanno petali stropicciati, portati da sottili filamenti, assumendo colorazioni che vanno dal bianco, al rosa, al violetto, fino al magenta ed al bordeaux.

Il periodo di fioritura normalmente va da luglio a settembre, ma in molte nuove cultivar da metà giugno a fine ottobre.

Da segnalare, tra i moderni ibridi americani: “Tuskegee”, “Natchez”, “Hopi”, “Sioux”, dalla rapida crescita fino a sei metri in pochi anni e dalla attraente foliage autunnale.

Accanto agli esemplari arborei hanno fatto comunque comparsa sul mercato anche cultivar compatte, di altezza non superiore al metro e mezzo, più adatte quindi alla coltivazione in vaso, anche per balconi, terrazzi e piccoli giardini.

E’ il caso delle forme nane “Petit white”, “Petit pink”, “Petit snow”,ecc.

lagerstroemia nana

L’eclettismo di questa pianta si riscontra anche nelle possibilità che offre a paesaggisti e giardinieri: si può utilizzare al meglio per realizzare siepi miste informali di grande impatto, accostata ad altre essenza a fioritura estive, come ad esempio Hibiscus syriacus o  Buddleja, con sotto magari una bordura di Lavandula angustifolia.

Sono facilmente moltiplicate attraverso i semi o per talea legnosa alla fine dell’inverno, lunga massimo trenta centimetri ed interrata in un substrato sciolto; la percentuale di successo è elevata, con poche differenze tra una varietà e l’altra.

Per quel che riguarda i costi, una pianta in vaso di 18 centimetri di diametro, e già con capacità fiorifera, costa dai 15 ai 25 € a seconda della varietà.

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