Libero, come l’artista cinese Ai Weiwei in mostra

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Un’artista che nel 1980 ha segnato la storia dell’arte moderna cinese, riuscendo ad allestire la prima mostra nella storia alla China Art Gallery di Pechino.

Un vero dissenziente del governo cinese, attivista e designer Ai Weiwei è prima di tutto un’artista a 360°. Si è formato culturalmente e artisticamente prima a Pechino e poi a New York. Tornato in Cina, Ai Weiwei ha collaborato con artisti d’avanguardia all’East Village della sua città.

Nel 2003 ha fondato lo studio “FAKE Design” e realizzato un’opera unica nel suo genere: Map of China, venduta a 2.517.000 $. Una scultura puzzle, che ha preso vita grazie al legno di templi appartenuti alla dinastia cinese Qing (una delle più note, 1644-1912).

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Un artista attivo per i diritti umani

Il terremoto di Sichuan del 2008 ha provocato 70 mila vittime e Ai Weiwei ha accusato il governo cinese per l’utilizzo di materiali scadenti.

Inoltre Weiwei ha aperto nel 2006 il suo blog che è stato chiuso dalle autorità cinesi nel 2009. Solo un anno dopo la giunta municipale di Shanghai ha voluto chiudere e demolire anche il suo studio (l’11 gennaio 2010).

Continuare ad opporsi al regime ha portato nel 2011 Ai Weiwei a essere recluso per 81 giorni. L’artista è stato addirittura confinato in una località segreta, da cui non si sono mai avute sue notizie.

Un’Italia attiva per un artista attivo

L’Associazione Pulitzer, durante il periodo di reclusione di Ai Weiwei, ha lanciato un appello per raccogliere 5 mila firme a suo favore, chiedendo inoltre pubblicamente al Presidente della Repubblica Italiana di intervenire sul governo di Pechino per la sua liberazione.

Un Artista che oggi abbiamo in Italia

Palazzo Strozzi a Firenze ospita fino al 22 gennaio 2017 la prima mostra italiana dedicata ad Ai Weiwei. Un insieme di opere storiche e nuove dell’artista in una retrospettiva incredibile. “Ai Weiwei. Libero” è una mostra in cui tramite l’arte si veicola il forte messaggio politico e simbolico di questo artista.

Inoltre questa è la prima volta che la Fondazione Palazzo Strozzi ha deciso di utilizzare le sue sale come un unico spazio espositivo, coinvolgendo la facciata, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina. In questo modo si crea un’esperienza inedita in cui a emergere è l’opera di Weiwei nella sua complessità.

Dunque… Se passate a Firenze in questi giorni di Gennaio, ricordatevi vi vivere quest’esperienza unica, perché è imperdibile.

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