Pitti Uomo 91, curiosità sugli stand e intervista a Patrizia Pepe

Pitti Uomo 91, continua la seconda parte del reportage sulla fiera di moda fiorentina conclusasi ieri, 13 gennaio, con intervista a Patrizia Pepe.

Pitti Uomo 91, la Fortezza Da Basso è gremita di visitatori nella giornata dell’11 gennaio, ma siamo pronti ad immortalare e descrivere tutte le curiosità in fatto di moda maschile.

Partiamo dal marchio Portofiori, un brand nato nel 2012 dove creatività e spiccata sensibilità artistica hanno dato vita ad una collezione moderna, attuale. Camicie in diversi colori e stampe e accessori sfiziosi e originali che possono essere tranquillamente utilizzati nella vita quotidiana.

Sneakers originali o scarpe senza tempo?

Per quanto riguarda le calzature ci colpiscono due brand molto diversi tra di loro. Airdp Style i cui marchi di fabbrica sono il glam e lo sport che rispecchiano il tipo di sneakers prodotta, in gomma e in colori accesi (il brandy è famoso anche per la produzione di sunglasses dallo stile personalizzato e moderno).

Moreschi, che propone delle calzature dallo stile più classico (il brand viene fondato nel 1946) e le cifre distintive sono la qualità e l’eleganza che si rispecchia anche nell’allestimento dello stand con una ruota luminosa che mette ancora di più al centro dell’attenzione le scarpe di nobile fattura.

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Ph Francesca Carella

Per un uomo che viaggia molto, per motivi di lavoro, ma che vuole comunque mantenere la sua originalità nei capi e negli accessori utilizzati Campomaggi è il marchio giusto: splendida la 24 ore sportiva in pelle finemente lavorata.

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Ph Francesca Carella

C’è spazio anche per un oggetto che, ormai, è diventato l’estensione del nostro braccio: lo smartphone. Ecco quindi delle eleganti cover lavorate in pietra dura e marmo di Roxxlyn.

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Per un total look ricercato, Maglificio Gran Sasso è il brand giusto: con la sua collezione “Il filo conduttore” gioca con tutte le possibilità del cashemere, dell’active wool, così da creare degli abiti avvolgenti, caldi, sapientemente lavorati ma adatti ad un uomo sempre in movimento. 

Ritornando all’accessorio, al vezzo maschile citiamo anche il brand Fumagalli, dal 1891, con il suo stand curato e dallo stile un po’ decadente. Specializzato in pochette maschili di ogni genere e fantasia, valigie e cravatte, inserite per l’occasione dentro boule trasparenti.

Pierre-Louise Mascia colpisce per l’utilizzo di tessuti ricercati, di ricami presi in prestito dalla tappezzeria e per l’originale uso del patchwork sulle sue giacche e sui suoi accessori, come le pratiche sacche.

Colpisce la nostra attenzione anche lo stand di H?katsukawa from Tokio, la sua simpatia e i suoi originali capi (sembrano realizzati in carta pesta dai colori pastello) si distinguono all’interno della fiera.

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H?katsukawa from Tokio al pitti uomo 91 Ph Francesca Carella

Ma la giornata del 10 gennaio spicca nella nostra esperienza al Pitti Uomo 91, per la presentazione della collezione Uomo autunno/inverno 2017 di Patrizia Pepe.

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Ph Francesca Carella

Entriamo nello stand, che si trova di fronte al Piazzale del Padiglione Centrale, e siamo immersi in un’atmosfera in cui classico e contemporaneo si fondono con elegante sapienza. “Active tailoring” è il nome della collezione, il cui testimonial d’eccezione è Marco Bocci che interagisce nello stand tra i visitatori e i capi esposti.

È evidente che gli abiti tipici del guardaroba maschile strizzino l’occhio al mondo dello sport sia per accostamento di tessuti come il jersey tecnico, le armature in flanella e gli jacquard lucidi, il check doppio con inserti di ciniglia e il gessato rivisitato in chiave fluo.

Sia perché nella gamma di colori classici come il nero, il bianco, il grigio e blu (tipici del guardaroba maschile) ritroviamo dei dettagli in verde fluo che rendono tutto più energico e dinamico.

Di conseguenza ci siamo fatti spiegare questa scelta direttamente da Patrizia Pepe, che si presenta a noi sorridente e affabile, entusiasta del successo della sua collezione.

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Intervista a Patrizia Pepe, Pitti Uomo 91 Ph Francesca Carella

“Lo sport ha un’importanza fondamentale nella vita di tutti i giorni, abbiamo inserito elementi sportivi anche nella collezione femminile e ci sembrava giusto farlo anche per la linea maschile. Si trattava di aggiungere dei semplici dettagli che rendessero tutto più vivo e la scelta si è rivelata vincente”.

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Intervista a Patrizia Pepe, Pitti Uomo 91 Ph Francesca Carella

Durante l’intervista la mia attenzione si sposta anche sulle camicie, dalle più classiche e originali, tutte contraddistinte dall’indossabilità “Sono il nostro marchio di fabbrica per la collezione maschile..” mi fa notare Patrizia Pepe.

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Camicie Uomo Patrizia Pepe Ph Francesca Carella

Un’altra curiosità mi balena in testa, come mai l’utilizzo della mosca (rivisitata anch’essa in chiave fluo per l’occasione) come simbolo della collezione: “È un insetto sottovalutato ma molto energico, ho pensato si adattasse ai tempi moderni, ma soprattutto alla mia anima viva, un po’ pazza..” Patrizia sorride e capisco che il cognome Pepe le si addice perfettamente “È un insetto forte e molto resistente, anche se nell’immaginario comune è un po’ fastidioso”.

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Intervista a Patrizia Pepe, Pitti Uomo 91 Ph Francesca Carella

Questo nuovo concept nel vestire, tailoring e sportwear, risulta incredibilmente moderno.

Successivamente ci spostiamo alla Limonaia, per la presentazione della collezione di di piumini Christopher Raeburn per Save The Duck, e scopriamo con stupore che i modelli vengono “schiavizzati” a restare immobili e con volto inespressivo davanti a luci fortissime che ricreavano nei pannelli in fondo il susseguirsi delle stagioni.

Dopo tutti questi eventi, abbiamo bisogno anche un po’ di leggerezza… che ne dite di fare un salto  fuori dai padiglione e vedere cosa c’è in giro? Abbiamo raccolto per voi dei look imperdibili, dove l’uomo dimostra tutta la sua passione per il mondo del fashion (o forse qualcuno non si è guardato allo specchio prima di uscire?).

A noi non è dato sapere, ma fra cappelli pelosi rosa, completi da dandy moderno (qualcuno con tanto di mantella), vestiti che Sherlock Holmes impallidirebbe e borchie che farebbero impazzire ogni metal detector c’è da divertirsi.

C’è chi addirittura immortala sui propri jeans l’esperienza di Pitti Uomo 91, con tanto di hashtag! E cerchiamo di non tralasciare le calzature improbabili (che ricordano vagamente un piede di maiale) indossate con pantaloni da circo, buona visione della photogallery…a voi la scelta per il look migliore!

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