Emma Watson, “beauty” icon sotto accusa

Emma Watson, attrice britannica impegnata per le tematiche sociali e di genere, viene duramente accusata per una copertina “scabrosa” su Vanity Fair.

Emma Watson, la dolce e piccola Hermione di Harry Potter, è diventata nel corso degli anni un’attrice e beauty icon sempre più famosa e richiesta ed oltre questa facciata più “hollywoodiana” vi è da sempre in lei una propensione ed un interesse per il sociale. Una vera femminista, attenta a  tematiche come la discriminazione di genere e pronta a combattere per cambiare le cose.

Dal 2014, la cara Emma Watson è Ambasciatrice dell’ONU e ha lanciato insieme all’organizzazione la campagna a favore delle donne HEforShe, che ha l’obiettivo di spingere anche gli uomini a battersi per l’uguaglianza di genere, così da coinvolgere anche i maschietti in questa lotta contro il sessismo.

emma watson

Il suo successo non si arresta, soprattutto ora che c’è il tanto atteso remake de “La Bella e la Bestia” di Walt Disney che uscirà nelle sale cinematografiche mondiali a metà marzo. Dal trailer e dalle promo disponibili, siamo già pronte a sognare, perché, diciamoci la verità, Emma Watson è proprio adatta a ricoprire il ruolo di Bella, con la sua faccina pulita, da brava ragazza (anche un po’ da secchiona su, alla fine “il so tutto io” di Hermione Granger non glielo toglie più nessuno).

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Infatti, si è creata una gigantesca macchina promozionale per la pellicola che vede la Watson protagonista: è stato affidato proprio a lei il ruolo di promozione per il press tour del film, chi meglio di lei può tenere a bada i giornalisti e milioni di curiosi che la seguono da sempre?

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Insomma, il potere di questa ragazza di riuscire a coinvolgere l’opinione pubblica verso temi importanti è incredibile e non a caso è stata scelta come ambasciatrice Onu. Eppure, c’è addirittura chi la critica perché ha deciso di mostrare “qualcosina” in più alla copertina di Vanity Fair.

Nell’immagine la Watson indossa solo una gonna e un bolerino di pizzo crochet firmato Burberry, che lascia poco spazio all’immaginazione, scatenando apprezzamenti, ma anche molte critiche.

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Emma Watson, copertina Vanity fair

Ed ecco che gli indignati e i bigotti si scatenano a suon di tweet (saranno forse amici della Balivo? Vedi caso Diletta Leotta) per rimarcare che una donna che si batte per tematiche come il femminismo non può mostrare così tanto il suo corpo. La famosa speaker radiofonica inglese Julia Hartley Brewer l’ha attaccata dal suo account Twitter sostenendo che esporre il seno su un giornale non vada esattamente incontro ai valori di uguaglianza tanto promossi dall’attrice.

Ovviamente si è creato anche un team affiatato di difensori della Watson, ma il problema non è tra le fazioni che si scontrano su Twitter. Il problema è come viene inteso il “femminismo”.

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Vedere poi, donne (che si dichiarano femministe) prendersela con altre donne, facendo discorsi sessisti, è davvero il colmo!

La stessa Emma Watson ad un’intervista alla BBC durante il press tour del film “La Bella e la Bestia“, risponde così alle critiche: ” Il femminismo non è un bastone con cui colpire le altre donne, il femminismo riguarda la libertà, riguarda l’uguaglianza..non capisco davvero cosa c’entri il mio seno in tutto questo. È tutto molto confusionario. Non posso essere una femminista perché ho il seno?

Non c’è bisogno di vestirsi da monache per dire le cose giuste, non c’è bisogno di coprirsi di più il seno per essere un’accanita sostenitrice della parità di genere, perché il fatto di mostrare un po’ di pelle in più non dovrebbe dare a nessuno il diritto di insultarti o di ritenerti poco intelligente o incoerente con le tue scelte.

Emma Watson ha sempre dato un’immagine fresca, di ragazza indipendente e preparata, che non ha bisogno di un “lui” per sentirsi bene con se stessa e ha capito che per combattere le disparità di genere c’è bisogno di parlarne, di discuterne, di capire il fenomeno e di rieducare le persone dalle piccole cose. 

E se questo significa farlo mostrando un po’ di seno, che differenza fa?

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