Andy Warhol, in mostra l’artista che ha predetto la nostra era

Andy Warhol, una mostra, quella realizzata dal Complesso del Vittoriano a Roma dal 3 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019, che mette in luce l’anima poliedrica e stravagante di uno degli artisti più importanti del XX secolo.

Andy Warhol è padre di un’epoca e di una cultura che ha segnato inevitabilmente le nostre vite. Benché la sua arte si sia affermata tra gli anni ’60 e ’80 del Novecento, rimane terribilmente attuale, se non pionieristica.

Figura di spicco nella New York underground, Warhol diventa un vero e proprio mito per la sua epoca. Tutti i grandi personaggi famosi vogliono essere immortalati da lui, vogliono frequentare i suoi salotti, vivere la mondanità da lui creata e consacrata. E come un mecenate crea La Factory, un laboratorio di talenti, un luogo dove scambiare idee e visioni rivoluzionarie.

Andy Warhol
Mostra di Andy Warhol

Re indiscusso del locale più in voga all’epoca, lo Studio 54 a New York. Gli attori, musicisti e le personalità di spicco dell’epoca avrebbero fatto carte false per avere un invito ad una festa dello Studio 54. Un locale che si presentava aristocratico ed elitario dall’esterno- senza invito non si poteva certo entrare- ma democratico e a tratti anarchico all’interno.

POPULAR

Del popolo, popolare, democratica… possiamo andare avanti con altri mille significati e sinonimi. Andy Warhol viene considerato il padre della pop-art, un’arte che conquista, seduce ma lascia anche un po’ di amaro in bocca. Ed è proprio questa la sensazione che si ha guardando le opere messe in mostra nella sala “Icons”.  Si tratta dei personaggi famosi dell’epoca, come Liz Taylor e Marilyn Monroe.

Andy Warhol
Liz Taylor- Mostra Andy Warhol

La tecnica utilizzata dall’artista è sempre la stessa: la serigrafia. Andy Warhol imprimeva una matrice su tela e la realizzava con i colori desiderati. Le combinazioni potevano essere infinite, ma la stampa era pur sempre la stessa.

Andy Warhol
Mostra Andy Warhol

Riproducibilità e Impersonalità. Queste le parole chiave della sua arte. Sinonimi tra l’altro dell’età post-moderna.

La stessa scelta di immortalare Marilyn Monroe ha un significato ben preciso: la diva di un’epoca, immortale e fragile allo stesso tempo. La ripetitività dell’immagine, la riproduzione fredda e meccanica di un fotogramma (per la precisione il fotogramma ripreso dal famoso film Niagara), i contorni sbavati: tutti elementi che delineano un forte senso di caducità.

Marilyn Monroe_ Mostra Andy Warhol

ISPIRAZIONI

Nessuno si inventa niente da solo, questo è sicuro. Lo stesso vale per Andy Warhol che deve la sua cifra artistica ad una corrente artistica come quella del dadaismo europeo. Una grandissima ispirazione per il padre della pop art fu proprio l’opera di Man Ray, pittore, grafico e fotografo surrealista.

L’estro di Andy Warhol si manifesta nelle piccole cose, quelle legate alla quotidianità, quelle che guardiamo ogni giorno, ma non ci fermiamo mai ad osservare veramente.

“Dobbiamo osservare anche le cose più semplici intorno a noi, invece ci limitiamo a guardare”. Warhol era un grande osservatore della realtà circostante e le opere con fiori di ibisco ne sono un esempio.  Anche in questo caso di tratta di serigrafie, ma il modo in cui sono state realizzate fa pensare a dei negativi fotografici successivamente dipinti.

Andy Warhol
Istallazione luminosa con fiori di Ibisco- Mostra Andy Warhol

Anche se l’oggetto quotidiano passato alla storia nelle sue opere è sempre stato il barattolo della Campbell. Questo oggetto di uso quotidiano, grazie alla grande intuizione artistica di Warhol, è diventato un vero è proprio feticcio per gli americani e non solo.

Andy Warhol
Mostra Andy Warhol

L’artista lo immortala semplicemente perché mangiava questa zuppa di pomodoro con la madre, ma non c’è autocommiserazione in questo, anzi. Semplicemente questi oggetti avvicinano tutti: sia il ricco che il povero li comprano. Non c’è alcun intento di ricerca estetica e laddove qualcuno voglia a tutti i costi trovarla, si sta irrimediabilmente sbagliando o, come direbbe Warhol, si sta limitando al semplice guardare.

MORTE E DISASTRI

Altra sezione della mostra è dedicata al Tabù della morte, sempre molto presente nelle opere di Warhol. Egli ricerca l’ispirazione giusta nei fatti di cronaca nera dell’epoca ed è molto affascinato dal potere del dolore e della morte e di come questi due concetti fossero perversamente ricercati dalle persone.

Andy Warhol
Morte e Disastri- Mostra Andy Warhol

Un altro fatto di cronaca che lo spinse ad elaborare un ennesima serigrafia, fu l’incontro fra il presidente americano dell’epoca Richard Nixon e il leader comunista cinese Mao Zedong. Da qui le opere che ritraggono il leader cinese sotto varie sfaccettature.

Andy Warhol
Mao- Mostra Andy Warhol

IL VESUVIO

Il ritorno di Andy Warhol alla pittura è segnato da un viaggio in Italia in cui egli rimane affascinato dalla carica dormiente ed esplosiva del Vesuvio. Lo ritrae in alcuni dipinti dalla cifra contemporanea, proprio per questo non furono molto amati dalla critica.

Andy Warhol
Il Vesuvio- Mostra Andy Warhol

IL MONDO ATTRAVERSO LE LENTI POP

Andy Warhol amava stravolgere fatti storici, personaggi e opere antiche attraverso una lente molto particolare, quella del consumismo. Tutto si fa pop, tutto diventa ripetibile e impersonale. Persino le raffigurazioni dei padri fondatori d’America e degli antichi pellerossa non hanno più le sembianze di personaggi storici, ma sembrano delle figurine eroiche, a tratti fumettistiche.

Andy Warhol
Mostra Andy Warhol

Lo stesso vale per opere antiche come la Gioconda. Essa è stata rappresentata, dissacrata e rivisitata da molti artisti, per questo non poteva mancare la sua interpretazione pop. La Monna Lisa diventa una diva, al pari di Marylin e Liz Taylor. Lo stesso Andy Warhol sosteneva che “un’opera più la si rappresenta e più piace”.

Andy Warhol
La Gioconda- Mostra Andy Warhol

MUSICA ROCK

Il ventennio tra gli anni ’60 e ’80 del Novecento è contrassegnato da divi della musica, dai padri del rock and roll. Da qui i disegni raffiguranti Elvis Presley e le serigrafie, quasi cubiste, che rappresentano Mick Jagger, il frontman dei Rolling Stones. Come grafico pubblicitario, Warhol, ha lavorato anche a molte copertine come la famosissima copertina del disco dei Velvet Underground con raffigurata l’iconica banana.

Andy Warhol
Mick Jagger- Mostra Andy Warhol

LADIES AND GENTLEMAN

Un’altra cifra artistica di Andy Warhol è espressa attraverso le sue polaroid. Egli amava immortalare chiunque passasse per le sue Factory, persone normali oltre che VIP. ma erano proprio questi ultimi a fare a gara per poter essere ritratti in un suo scatto. Molti grandi nomi della moda italiana sono stati immortalati da Warhol come Giorgio Armani, le sorelle Fendi, Valentino e Gianni Versace.

Andy Warhol
Giorgio Armani_ polaroid di Andy Warhol

La mostra del Vittoriano aperta al pubblico fino al 3 febbraio 2019 riesce a far conoscere le mille sfaccettature di Andy Warhol, coinvolgendo il pubblico in un’atmosfera psichedelica, pop, industriale.

Siamo figli e nipoti di quella generazione che ha annunciato e predetto la nostra epoca, dove la comunicazione è bombardante, a portata di tutti, estremamente popular. Un po’ come l’arte che, a detta di Andy Wahol, non si può considerare tale se non passa dai musei ai cunicoli della metro. Perché anche l’arte è ridotta a questo: una semplice, fredda e ripetibile merce.

Tag

  • andy warhol
  • complesso del vittoriano
  • consumismo
  • liz taylor
  • marilyn monroe
  • polaroid
  • pop art
  • popular
  • roma
  • serigrafia

Potrebbe interessarti: