Pechino Express, una bella sorpresa

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Pechino Express ha terminato la seconda edizione, a Pechino non ci si arriva più ma è divertente lo stesso

Un articolo pieno di premesse. Premesso che l’anno scorso non l’ho visto, che quest’anno non ho visto tutte le puntate, che non ricordo manco tutte le coppie al momento, che non mi esalto ormai per quasi nessun programma della televisione italiana, vi confesso che Pechino Express non è stato affatto male. Reality on the road.

Niente studi televisivi, neppure per la finale, tutto registrato non so quando, nessuno spazio in tv durante la settimana se non i riferimenti e le ospitate degli ex concorrenti la domenica a Quelli che il calcio. Insomma del reality classico non c’è molto, tranne l’appuntamento settimanale serale, le prove da superare, le eliminazioni. Per chi non lo sapesse, i concorrenti dovevano compiere della tappe utilizzando solo l’autostop per gli spostamenti in 4 nazioni diverse, quest’anno erano Vietnam, Laos, Cambogia e Thailandia. Il meglio come scenari del sud est asiatico. Altra cosa fondamentale era il fatto che i concorrenti dovevano trovare un alloggio gratuito ogni notte. Inevitabili le scorpacciate di insetti di varie dimensioni.

Tra le coppie dell’edizione 2013 da ricordare soprattutto Corinne Clery ed il baby fidanzato calabrese. Trattato come uno zerbino. Si sono lasciati dopo l’eliminazione. Oppure la  marchesa d’Aragona ed il suo maggiordomo Gregory, cingalese di poche parole, anche lui non certo trattato benissimo. Gli sportivi formati prima da Massimiliano Rosolino e Alessandra Sensini. La campionessa di windsurf ha abbandonato per problemi fisici ed è stata sostituita da Marco Maddaloni campione di judo, fratello d’arte di un altro  olimpionico, Pino. Allucinanti i figli di Gigliola Cinquetti. Indecifrabili. Solidarietà ai genitori. Poi c’erano una coppia di non vip, formato da un ragazzo e una ragazza laureti, come a dire due qualunque. La coppia padre e figlio, Ciavarro grande e piccolo. La coppia delle modelle, un ex grande Fratello, Francesca la napoletana insieme ad una cubana Ariadna, non è un refuso, si chiama così.

Un programma che non punta tanto ad analizzare le psicologie dei personaggi, ai pipponi da confessionale, alle strategie. Non c’è neppure la pretesa di pensare che abbiano veramente percorso migliaia di chilometri a bordo di mezzi sgangherati su strade dissestate e trafficate. Ad ogni vittoria di una prova i concorrenti dovevano donare ad ong operanti in quel pezzo di mondo la vincita. Infine il conduttore. Costantino della Gherardesca. L’anno scorso aveva fatto il concorrente. Lui se l’è cavata molto bene. Un vero presentatore che non deve collegarsi con nessuno dagli studi di Milano. Riesce a raccontare con aria scanzonata ma snob i luoghi e le prove. Ma il meglio lo ha dato sui social durante la trasmissione delle puntate, con l’intera comunità di affezionati tramite il live tweetting di quello che lui aveva visto dal vivo non si sa quando. Un esempio di comunicazione che si fa crossmediale andando oltre i falsi mezzi di partecipazione democratica come il televoto. Alla fine quest’anno hanno vinto gli sportivi, in finale contro le esagitate modelle. Tutto questo senza dover chiedere al pubblico invio di sms o telefonate. Meglio un Pechino Express scoperto per caso che alcuni talk pallosissimi.

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