Che non fosse un pilota come tanti altri ce ne eravamo accorti in tempi non sospetti, che fosse un grande pilota era stato certificato lo scorso mondiale Moto2, che sia diventato un fenomeno oggi ne siamo convinti al 100% riscrivendo la storia del motociclismo.
Marc Marquez nato a Cervera il 17 febbraio 1993 è diventato il più giovane campione del mondo della classe regina e l’unico insieme a Kenny Roberts ad aver vinto il mondiale nell’anno del debutto. A poco più di 20 anni mette in bacheca il suo terzo mondiale (gli altri in 125 e in moto2) ed è destinato ad essere protagonista delle due ruote almeno per un decennio. E’ un mix di talento e grinta, sangue freddo e spericolatezza, ma nello stesso momento dimostra di essere un ragazzo normalissimo con i piedi per terra, disponibilissimo e comunicativo con i media. Il suo primo anno con la Honda ufficiale, lasciata libera da Stoner, doveva essere utile per fare esperienza, conoscere i cannibali della categoria e magari poter togliersi qualche soddisfazione e invece il Mondiale ben presto si accorgerà che il campione spagnolo non ha molta voglia di fare da comprimario al suo compagno di squadra Pedrosa che sulla carta è la prima guida della Honda. Ben presto ottiene la prima vittoria ad Austin e sarà il più giovane a vincere un GP nella Top Class. Tantissimi saranno i duelli con il Campione detentore del titolo Lorenzo, con Pedrosa e a volte anche con Rossi, campione per il quale Marc ha sempre tifato. Dimostra una solidità mentale fuori dal comune per un ventenne e una regolarità da veterano. 6 vittorie, 6 secondi posti, 4 terzi posti, 9 pole position ,11 giri più veloci e 334 punti. Numeri impressionanti per il ” baby Champ” che nell’ultimo gran premio di Valencia si “accontenta” del terzo posto e scippa lo scettro al detentore Lorenzo che si dimostra comunque un grandissimo pilota. il baby fenomeno è solo all’inizio della sua storia…derapate, impennate, staccate al limite e contatti pericolosi…Marc ha la classe e la follia giusta per poterci sbilanciare e affermare che il meglio deve ancora venire.