Con una lettera di benvenuto in italiano e “tigrino” il sindaco Marino e l’assessore al sostegno sociale Rita Cutini hanno accolto 89 migranti, dei 155 superstiti del naufragio di Lampedusa.
Il gruppo, interamente composto di eritrei adulti, è stato accompagnato in pullman al centro di accoglienza.
Roma torna così ad essere la città dell’accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati, come dimostra anche la spontanea adesione espressa dai cittadini romani al progetto di accoglienza lanciato dal Sindaco: chi ha offerto accoglienza in casa, chi un lavoro, tra questi la Comunità ebraica romana e numerosi privati professionisti.
Ogni rifugiato costerà al Comune 35 euro al giorno. Il costo sarà finanziato dallo Sprar (sistema di protezione rifugiati del Ministero dell’Interno); il 20%, invece, sarà a carico di Roma Capitale.
L’assessore Cutini, ha poi spinto Roma Capitale ad attivare un conto corrente per la raccolta delle donazioni a favore delle vittime del naufragio.
I fondi raccolti saranno gestiti dal Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute secondo le indicazioni dei donatori. Sul sito del dipartimento sarà inoltre attivato un contatore delle offerte pervenute e la loro destinazione ai singoli programmi di assistenza. In seguito saranno visualizzati i singoli progetti e il loro stato di attuazione.
I contributi versati sul conto, Iban IT31Z0200805117000102873926, intestato a Roma Capitale, saranno utilizzati per finanziare diversi progetti che i donatori possono scegliere, indicando nella causale del versamento i rispettivi codici:
01 sanità
02 dotazione vestiario
03 inserimento al lavoro
04 formazione
05 educazione civica
06 destinazione generica
Fonte: comune.roma.it