Fuori Silvio Berlusconi, dentro Ulisse Di Giacomo

È stato senza ombra di dubbio il giorno più lungo, questo, per Silvio Berlusconi, decaduto qualche ora fa da Senatore della Repubblica, e sostituito da Ulisse Di Giacomo, primo dei non eletti in Molise e per ben due elezioni politiche “buggerato” dal Cavaliere.

Di Giacomo ha già fatto sapere che l’approdo possibile è quello al Nuovo centrodestra di Alfano, rafforzando, seppur di un solo voto, la tenuta della maggioranza in Senato, dove i numeri, chiaramente, sono più risicati rispetto a quelli della Camera dei Deputati, ma comunque sufficienti a far proseguire al Premier Letta il suo mandato.

 Senza grossi festeggiamenti dentro l’Aula è finita la votazione che ha dichiarato fuori dal Senato l’ex Premier e dentro, praticamente, il primo dei non eletti del Pdl in Molise. Solo un applauso del gruppo parlamentare pentastellato. Fuori dai palazzi, festeggiamenti dei nemici di Silvio Berlusconi e delusione e rabbia dei simpatizzanti che in ogni modo cercano di recapitare al loro leader messaggi di solidarietà e di vicinanza.

 Sono ore dure quelle che sta vivendo l’ex Premier Silvio Berlusconi, e con lui la rinata Forza Italia che ricompare tra la rosa dei partiti italiani proprio in un momento di difficoltà per il Cavaliere. Uniti e compatti nella sua difesa, i militanti azzurri si sono ritrovati oggi a Roma per sostenere il loro leader, proprio mentre al Senato si stava votando la sua decadenza. Niente segretezza sul voto, che è stato palese. Pochi quanto nulli i margini che avrebbero permesso a Silvio Berlusconi – il quale aveva chiesto il voto segreto – di rimanere seduto sullo scranno del Senato della Repubblica. Se Alfano con la sua nuova formazione politica – Nuovo centrodestra – da una parte non ha votato per far decadere il suo ormai ex capo, dall’altra non ha partecipato alla manifestazione contro quello che Berlusconi non ha mai esitato a definire un “colpo di Stato”.

 No Berlusconi? No party! Come nella celebre pubblicità del Martini con George Clooney, i deputati che hanno indossato i panni dei forzisti, vogliono fare di tutto per far cadere il Governo. D’altronde hanno tirato la corda fino all’ultimo Onorevoli e Senatori rimasti accanto all’ex Premier, senza mai demordere, e lo avevano già preannunciato. La possibilità della grazia che speravano venire dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non era svanita dopo la nota con la quale lo stesso “Re” aveva smentito ci potessero essere i margini per un “Salva Silvio”; il voto segreto – che poteva rappresentare un escamotage per permettere a qualche Senatore, nel segreto dell’urna e dietro accordi che ben si possono immaginare, di votare contro la decadenza del Cav. – è ormai cosa vecchia. La pressione, che sembrava essere l’ultima arma rimasta a Forza Italia, a poco è servita di fronte ai tasti per votare, sugli scranni di Palazzo Madama.

 Alfano,intanto, pensa a costruire il Nuovo Centrodestra, e a tenere in piedi il Governo Letta, insieme ai Ministri ex Pdl che non hanno esitato a schierarsi dalla parte di chi sostiene che il Governo debba proseguire. Non hanno voluto seguire Silvio Berlusconi che ha già fatto sapere che dal momento della decadenza in poi, Forza Italia è all’opposizione.

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