Luigi Tenco e l’inno del ritorno

Il 27 gennaio del 1967 moriva Luigi Tenco, suicida in un albergo di Sanremo durante il Festival della canzone italiana.

Si è detto molto sulle cause che hanno portato il cantautore a quella scelta, e molto si è detto del suo carattere introverso e tenebroso . In una carriera così breve Tenco riuscì a raccontare forse l’aspetto più introspettivo della sua generazione. Gli amori tormentati ma non solo. Con “Ciao Amore Ciao” 50 anni a raccontava un fenomeno che stiamo affrontando con OpenMag. Questo brano, infatti, potrebbe essere un vero e proprio inno per tutti quei giovani che lasciano il paesino del sud per la grande città piena di luci e possibilità ma che ti fa sentire solo in mezzo a milioni di persone o che ti da tutto ma non può darti un’amore e gli affetti, distanti 1000 km. “Ciao Amore ciao”, storia di un fallimento che porta alla ricerca della felicità e delle cose semplici, a vivere la propria vita, non quella di qualcun altro.

I giornalisti gli chiedevano: Perché scrivi solo cose tristi? “Perché quando sono felice esco.”

Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967)

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