Ottavi di Champions, solo vittorie in trasferta

Martedì e mercoledì sono state giocate le prime quattro sfide valide per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Quattro vittorie esterne. Quattro successi che pesano come macigni per le gare di ritorno.

Manchester City-Barcellona. Nella serata di martedì sono scese in campo all’Etihad Stadium, Manchester City e Barcellona. Solito tiqui-taca contro la fisicità inglese. A spuntarla alla fine sono gli uomini di Martino anche grazie alla preziosa collaborazione del direttore di gara Eriksson. Il fattaccio è avvenuto al 53’: Messi viene pescato da un perfetto lancio di Iniesta, Demichelis, per fermarlo, non può far altro che stenderlo; giusta l’espulsione del difensore inglese (per fallo in chiara occasione da gol), ma viene da chiedersi come abbia fatto il direttore di gara a valutare l’intervento all’interno dell’area. È vero che l’attaccante catalano cade nei sedici metri, ma è altrettanto vero che il contatto avviene ben al di fuori. Sta di fatto che l’undici di Pellegrini, troppo preoccupato più a non prenderle che a segnare, non si è mai reso veramente pericoloso, e in inferiorità numerica è dovuto soccombere al 90‘: Dani Alves conclude un triangolo con Neymar con un tiro preciso che va passa sotto le gambe di Hart prima di finire in rete. Il ritorno al Camp Nou appare poco più che una formalità per i blaugrana.

Bayer Leverkusen-PSG. Anche per il PSG di Blanc, la sfida di ritorno avrà poco valore. Quando si dispone di un Ibrahimovic come quello visto nella gara contro il Bayer Leverkusen c’è poco da fare. Una doppietta dello svedese, su rigore e su un siluro da fuori l’area, e i gol di Matuidi e Cabaye regolano le mal capitate aspirine e fanno respirare dalle parti di Parigi già aria di quarti di finale. Superlativa la prova di Marco Verratti, autore dell’assist del primo gol e vero padrone del centrocampo francese. Un talento tutto italiano che, però, è dovuto emigrare all’estero per consacrarsi.

Milan-Atletico Madrid. Un Atletico Italian Style ha ragione del Milan formato Champions. La squadra di Seedorf, infatti, non è quella lenta e compassata vista in campionato. Forse l’inno della Coppa dalle grandi orecchie avrà risvegliato vecchi ricordi di gloria nei rossoneri; sta di fatto che nel primo tempo solo un super Courtois su Poli e la traversa su Kaka, negano ai padroni di casa il vantaggio. Nel secondo tempo un errore di Abate permette a Diego Costa di mettere a segno quello 0 a 1 tanto prezioso per la sfida di ritorno. Il Milan, però, ci crede. E questo è solo che un bene.

Arsenal-Bayern Monaco. All’Emirates Stadium, nella replica degli ottavi finale della passata Champions, il Bayern Monaco, tutto possesso palla e triangolazioni veloci, batte l’Arsenal. Non si può dire che ipoteca i quarti perché l’anno scorso i Gunners resero la vita difficile ai bavaresi all’Allianz Arena. Nella prima frazione Özil, da una parte, e Alaba, dall’altra, decidono di sbagliare un rigore a testa. Gli inglesi, fino a che sono rimasti in parità numerica, hanno fatto tremare Neuer, autore di una grande prestazione. Poi in 10 contro 11 c’è stato poco da fare. Kross e Müller hanno impallinato la squadra di Wenger, facendo capire, ancora una volta, perché sono loro i detentori del titolo.

A cura di Valerio Polverisi.

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