Gandhi inizia la marcia del sale

Il 12 marzo del 1930 il Mahtma Gandhi guidò la manifestazione di 24 giorni non violenta conosciuta come marcia del sale

La manifestazione si svolse contro la tassa sul sale su cui vigeva un assoluto monopolio imperiale, imposta dal governo britannico a tutti i sudditi dell’India, residenti europei compresi. Consistette in una marcia di circa 300 chilometri a piedi da Ahmedabad a Dandi, nello stato del Gujarat, sull’Oceano Indiano, con lo scopo di raccogliere un pugno di sale dalle saline, rivendicando simbolicamente il possesso di questa risorsa al popolo indiano.

La sera prima della partenza, Gandhi parlò di fronte a migliaia di persone invitando, anche se quella probabilmente sarebbe stata l’ultima sua preghiera, a continuare a lottare senza mai ricorrere alla violenza.

La marcia a piedi si svolse per 24 giorni, arrivando alle saline del butan con migliaia di persone. Gandhi raccolse un pugno di sale direttamente sulla spiaggia. La polizia era presente sul posto per sedare la rivolta e si oppose all’avanzata dei manifestanti con duri colpi di sfollagente, ma i manifestanti continuarono ad andarle incontro, subendo i colpi senza reagire, subito sostituiti da altri quando cadevano. L’episodio molto più simbolico che deleterio per il monopolio britannico sul sale ebbe molto scalpore in tutto l’Impero indiano, perfino i giornali britannici ne diedero notizia.

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