Scelto tra 5000 proposte, il nuovo logo di Firenze non piace al web.
Dopo che nel 1977 Milton Grazer ha inventato il famosissimo I love New York, nessuno è riuscito a creare un logo di un luogo così efficace. E non ci è riuscito nemmeno il graphic manager fiorentino Fabio Chiantini, il vincitore del concorso lanciato dall’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi per la creazione di un logo che rappresentasse la città, efficace, attraente, che ne simboleggiasse la cultura e le bellezze: un simbolo da usare come veicolo culturale e turistico ma anche come merchandising. Il nuovo logo infatti non suscita emozioni e fascino, ma solo tante polemiche dal web; è totalmente privo di immagini e gioca solo sulla combinazione della parola Firenze scritta in quattro lingue, latino, inglese, tedesco, spagnolo, evidenziata in bold le lettere che formano la parola Firenze in italiano. Tra le critiche mosse al logo è la totale assenza di riferimenti emotivi e sensoriali legati alla innegabile bellezza della città, la grande somiglianza con il logo che rappresenta la città di Praga, e un pò di “piaggeria” di troppo. «Un logo? A me sembra piuttosto un gioco di parole, che può far perdere efficacia al messaggio. E quel ‘Renzi’, che salta agli occhi, sa tanto di piaggeria…» dice lo scrittore Stefano Bartezzaghi. Altro aspetto che non è sfuggito ai critici del logo è che il vincitore, Fabio Chiantini, 62 anni, grafico fiorentino di chiara fama e apprezzata produzione, non è proprio sconosciuto al Comune di Firenze, visto che ci lavora “dalla fine degli anni 70”, come egli stesso scrive nel suo sito. Forse il vecchio giglio andava ancora bene, ma Renzi non ha potuto rinunciare a rottamare anche quello.