Iran, graziata Sakineh. Era condannata alla lapidazione

L’iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata per adulterio prima alla morte per lapidazione e poi a 10 anni di prigione, è stata graziata: lo ha annunciato la giustizia iraniana.

Sakineh, il cui caso è diventato internazionale dopo l’interesse del filosofo francese Bernard-Henri Lévy e il sostegno di Amnesty International, è uscita di prigione diverse settimane fa per “buona condotta”. Un portavoce della giustizia ha sottolineato che la decisione è un segno “della clemenza della nostra religione nei confronti delle donne”, senza chiarire se il rilascio è definitivo o soggetto a limitazioni. Sakineh, madre di due figli, fu condannata per adulterio e complicità nell’uccisione del marito nel 2005. Nel 2006 il tribunale di Tabriz, nel nord-ovest del paese, la condannò alla lapidazione, ma la sentenza fu sospesa nel 2010 di fronte alla pressioni internazionali. La pena fu ridotta a 10 anni di prigione, per concorso in omicidio nella morte del marito. (TMNews)

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