Messi male

L’attaccante fallisce l’appuntamento più importante con l’Argentina. Messi resta schiacciato dal paragone con Maradona.

Messi riuscirà a scacciare l’ombra prepotente ed indelebile del Pibe de oro Diego Armando Maradona? Domenica 13 luglio 2014 è il giorno del giudizio e soprattutto della risoluzione dell’amletico quesito. Ecco il verdetto è stato impietoso, secco ed inoppugnabile: Messi bocciato! Chi scrive è un tuo grande estimatore, ammaliato da sempre dalle tue giocate al limite del normale e dal fatto di essere un personaggio mai al di sopra delle righe. Ma non si può non constatare che nei mondiali tu non abbia mai segnato nelle partite ad eliminazione diretta. Tu che hai vinto quattro volte il pallone d’oro e hai alzato una quantità indefinita di trofei personali e di squadra non hai preso per mano i tuoi compagni e non li hai accompagnati nell’ultima scalata, quella dell’immortalità calcistica. Molti si chiedono come sarebbe stata la tua carriera se nel Barcellona non ci fossero stati i vari Xavi ed Iniesta, ma non lo sapremo mai. Però contro la Germania hai avuto la grande occasione per mettere a tacere critici e detrattori e purtroppo ancora una volta il peso della tua casacca albiceleste è stato insostenibile e non ti ha permesso di rendere per quello che sei. Forse paghi il fatto di non essere un leader, un trascinatore che nei momenti di difficoltà si carica di responsabilità e ne esce vincente. Nel 1986 un tuo connazionale chiamato Maradona, che ha vinto molto meno di te a livello di club e personale, è riuscito a vincere (quasi da solo) il Mondiale. Per molti è stato il giocatore più forte di tutti i tempi, sicuramente di un carattere e una personalità molto più esplosiva della tua che, nonostante momenti bui e controversi, è entrato in maniera indelebile e totale nelle menti e nel cuore degli sportivi di indistinta fede calcistica. Caro Leo la personalità non si acquisisce o si ha o no. Tu non ne hai abbastanza e rimarrà sempre un tuo limite. Maradona continuerà ad essere la tua più grande ossessione e nel cuore del tifoso argentino difficilmente potrai occupare il gradino più alto del podio. E poi se vogliamo dirla tutta noi siamo tristi e speravamo in una tua vittoria perché avremmo preferito di gran lunga veder festeggiare un popolo, quello argentino, sull’orlo di un nuovo default finanziario piuttosto che la stimatissima cancelliera Merkel e tutto ciò che lei rappresenta o Muller con il suo visino simpatico come una battuta di Luca Giurato. Ecco questo sarebbe stato un motivo in più per abbattere questo tuo muro. E invece è rimasto eretto e raffigura ancora i lineamenti e riccioli di Diego.

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