La storia di Oliviero, il cane sopravvissuto alla violenza umana

A Terme Vigliatore, Sicilia settendrionale, è andata in scena una violenza senza giustificazioni, vittima un cane, Oliviero salvato da morte certa

“Giovedì 31 luglio 2014  nel primo pomeriggio  – riferisce una volontaria a OpenMag – mi contatta una mia cara amica, anch’essa impegnata sul territorio per la salvaguardia degli animali, impaurita mi chiede di raggiungerla presso il letto del torrente di Terme Vigliatore; arrivata sul posto la scena è raccapricciante, un vitello morto e accanto la testa di un povero cane che fuoriusciva da un sacco nero della spazzatura. In tanti anni di volontariato non ho mai assistito a tanto orrore”.
La volontaria (video in fondo) rileva sin dal primo istante che la situazione è grave. Il cane riverso a terra dentro al sacco nero è legato con dei cavi elettrici ad entrambi le zampe per immobilizzarlo, viene subito svincolato e idratato con una bottiglia di acqua.
Oliviero, questo il nome scelto dalla volontaria, che con un gesto d’amore ringrazia queste due splendide donne sbattendo la coda.
Poi la corsa dal veterinario che riscontra una paralisi degli arti posteriori, forse dovuti ad un trauma, viene idratato e sottoposto alle prime cure igienico sanitarie, colmo di zecche, pulci e larve che lo stavano diradando. Urge un controllo ortopedico. L’indomani le volontarie decidono di trasferire Oliviero in una delle strutture più all’avanguardia del Sud Italia, a Reggio Calabria, dove tutt’ora il cane si trova ricoverato, viene sottoposto ad analisi ematiche e radiografia, dove si esclude la frattura delle vertebre, purtroppo Oliviero non riesce a deambulare anche se i medici si dicono fiduciosi, dalla sua risposta alla prova di ricettività mediante puntura dell’ago.
Un gesto così infame non deve passare inosservato e per questo le autorità competenti devono far luce su questi eccidi, ci rivolgiamo al  sindaco di Terme Vigliatore il Dottor Bartolo Cipriano, al  Vice Prefetto dott. Filippo Romano che ad oggi è il Commissario Straordinario della Provincia di Messina, al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, a loro il nostro invito a far luce su questi episodi, perchè questi casi devono essere puniti ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice Penale per reato di maltrattamento degli animali.
Oliviero possiamo considerarlo un sopravvissuto, perchè  ha avuto la prodezza di ritornare alla luce grazie alla sua forza d’animo rompendo quel sacco di plastica, non tutti i cani vittime di queste barbarie hanno la sua stessa fermezza e fortuna di incontrare lungo il cammino delle persone eccezionali come le due volontarie.
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Una catena di mani per Oliviero” si è messa in atto per offrire al piccolo un sostegno economico per le cure che sta affrontando.
Una storia raccapricciante che al contempo mostra da un lato la crudeltà umana e dall’altro il grande altruismo di persone che quotidianamente si adoperano, gratuitamente, per regalare un futuro migliore ad animali indifesi.
Il quadro clinico di Oliviero ad oggi è stabile ma solo quando sarà risolto del tutto sarà possibile procedere con l’adozione.
Per informazioni generali e sulle procedure di adozione scrivi a istapet@openmag.it

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