Pompi chiude. Il buon gusto e la civiltá ringraziano

Tiramisù pompi

 Chiude la sede storica di Pompi. Il titolare se la prende con il municipio che multa i parcheggi selvaggi dei clienti

 

Per i romani Pompi vuol dire tiramisù, vuol dire locale storico su via Albalonga, piazza Re di Roma. I gusti sono personali e rispettabili ma da qualche anno ormai il tiramisù di Pompi era tutto fuorché un’eccellenza, ma si sa che la reputazione positiva o negativa spesso rimane intatta aldilá degli sforzi in avanti o indietro che si fanno. É notizia di queste ore che Pompi chiuderá la sede storica, mentre esistono altri punti vendita a Roma e Albano Laziale. Molti giornali e i siti stanno scrivendo sui motivi che hanno portato il proprietario, il sig. Roberto Pompi a prendere questa decisione. Il sig. Pompi é in trattativa per la vendita con un imprenditore russo e due cinesi. Probabilmente sará proprio un ristorante cinese ad occupare quei locali prossimamente, ma quello che stupisce di questa storia sono le motivazioni che hanno spinto il titolare a chiudere. Il sig. Pompi non fa giri di parole, se la prende direttamente con il municipio: “Prima eravamo tartassati dai vigili che multavano i clienti in doppia fila, poi col nuovo new jersey che ha ristretto la carreggiata gli affari sono crollati. Perdo 4000 euro al giorno”. Capito? La colpa non è della crisi, della tassazione sul lavoro, della criminalitá , della concorrenza sleale, la colpa è dell’ amministrazione che finalmente cerca di riportare la legalità in una via famosa per le triple file, per le soste selvagge che spesso hanno bloccato pure gli autobus in transito. I clienti non possono più lasciare la macchina a pene di cane e quindi non vanno a comprare il tiramisú. Sicuramente con questa storia Pompi si sta facendo un sacco di pubblicitá sui quotidiani più importanti, il sig. Pompi ipotizziamo venderá a un buon prezzo il locale e gli auguriamo possa aprire velocemente in un’altra zona in modo tale da non dover più licenziare nessuno. Come consumatori invece ci auguriamo possa iniziare o ritornare a fare un tiramisù commestibile, il dolce in questione infatti é tutto fuorchè indimenticabile, ma come dicevamo prima alcune volta la forza di un marchio appanna la vista e le papille gustative. Come cittadini e frequentatori del quartiere esultiamo per la fine dell’anarchia dei pirati del parcheggio.

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