Ragazzi down stilisti per la Geox

GEOX VALEMOUR

Il progetto della Geox va oltre l’assistenzialismo. Si tratta di imprenditoria sociale che valorizza le capacità dei ragazzi

Unica come chi l’ha creata. La nuova collezione di scarpe e borse Geox for Valemour è molto più che una linea moda: è un progetto di business e insieme di grande valore sociale, perché gli stilisti che hanno scelto i colori, le tinte e le sfumature di tutti i capi sono una quarantina di ragazzi nati con sindrome di Down. L’aspetto delle scarpe è vagamente vintage e piace tantissimo: colpisce l’attenzione e quindi vende.

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«Questi ragazzi» spiega Giorgio Presca, amministratore delegato di Geox «hanno una grande propensione per l’espressività. Amano il colore, sono portati per la creatività. Però devono essere integrati all’interno di un contesto lavorativo attraverso un percorso specifico». Il progetto, come sottolineano i dirigenti dell’azienda, non ha niente a che fare con il mondo charity: qui si tratta, semmai, di imprenditoria sociale. I ragazzi vengono pagati come tutti i dipendenti, e il prodotto ultimato finisce sul mercato, in vetrina come tutti gli altri. L’idea è nata in Veneto, dall’unione di tre amici: Marco Ottocento, imprenditore sociale, Fulvio Luparia, “artigiano del colore”, e Giorgio Presca di Geox. Insieme hanno sfidato la filosofia dell’assistenzialismo a pennellate di colore: attraverso una metodologia nuova, hanno inserito i ragazzi in un contesto che valorizzasse le loro capacità, creando al contempo un prodotto commerciale. Hanno dato vita ad un progetto mirato all’inserimento lavorativo, che ha funzionato anche su lungo periodo.

GEOX FOR VALEMOURLa collezione autunno inverno è il secondo esperimento: il primo è stato qualche mese fa, con la linea primavera-estate. Le vendite sono andate benissimo e alcuni ragazzi, proprio grazie a questa esperienza, hanno trovato uno stage o un impiego: chi per una azienda vinicola, chi come magazziniere, chi nel settore tessile. Le associazioni che hanno aderito al progetto Valemour sono dieci, i ragazzi che hanno partecipato una quarantina, tutti tra i 19 e i 35 anni. Grazie alla disponibilità della Conceria Montebello di Vicenza, hanno potuto frequentare un workshop formativo, che ha permesso loro di conoscere il mestiere del conciatore e il processo di lavorazione delle pelli. La collezione Valemour è già stata presentata nei negozi Geox di Padova, Verona, Torino, Firenze e Palermo. E il bacino di vendita è destinato ad ampliarsi: «mi piacerebbe esportare l’esperimento» spiega Presca «prima in tutta Italia, dove l’azienda ha dimostrato grande sensibilità, e poi all’estero».

a cura di Silvia Quaranta

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