Come lo storytelling ha cambiato la pubblicità e il modo di rivolgersi ai propri consumatori. L’esempio della Lego
di Serena Filigenzi
Narrare e comunicare sono da sempre alla base delle strategie pubblicitarie. Ma soltanto con lo storytelling si può riuscire ad innovare questa idea e trasportarla anche sui nuovi media. La comunicazione che racconta una storia,in Italia, nasce ai tempi di Carosello, dove le grandi marche creavano veri e propri racconti sui personaggi posti a rappresentarli. Un esempio che ancora oggi tutti ricordano? Calimero di Ava o Lavazza con la sua Carmencita.
I Brand devono adattarsi ai tempi, oggi infatti chi acquista non lo fa più per bisogno, ma per un’emozione, una sensazione, un momento di empatia che si viene a creare con la marca stessa. Con gli oggetti si vuole rappresentare il proprio stile di vita, le proprie idee o la propria creatività.
Il nuovo imperativo è creare” brand awareness” e per farlo le marche si affidano spesso allo storytelling.
Narrare una storia che coinvolge lo spettatore con il Brand, lo emoziona, lo porta a non essere più soltanto un consumatore passivo. Deve interagire con ciò che acquista, ritrovarlo continuamente nella sua vita, ad esempio tramite videogiochi, film o sui social networks.
La Mattel ha attuato la sua strategia utilizzando lo storytelling sul suo prodotto di punta, la Barbie, trasferendo lei e suoi amici sui più importanti social, creandogli una identità e una storia, trasformandosi in persone vere, con pensieri, problemi e passioni.
Un altro esempio di narrazione ben riuscito e costruito nel tempo può essere quello attuato da Lego, che si è voluta porre all’avanguardia con i suoi prodotti, creando, da dei piccoli mattoncini colorati, un mondo fatto di personaggi, luoghi e storie che potesse coinvolgere grandi e piccini.
Da qui nascono pubblicità che ricordano i valori della famiglia,l’essere sempre creativi nella vita, coltivare le proprie passioni a qualsiasi età.
Ma anche moltissime collaborazioni e ricreazioni in formato Lego di personaggi conosciuti dei film o dei cartoni, dando modo ai mattoncini di avere nuova vita e nuove storie da raccontare.
Esempio cult della loro strategia di marketing è la realizzazione di un film uscito al cinema, dove per 90 minuti la narrazione dell’avventura e degli eroi creati riesce a tenere incollati davanti lo schermo bambini e adulti. In questo modo si raggiunge da una parte engagement e successivamente un aumento delle vendite. Cosa si può volere di più?
L’azienda è da poco uscita con una nuova campagna per fidelizzare continuamente il suo pubblico su argomenti sempre attuali e che creano empatia con i consumatori. Lego vuole insegnare alle nuove generazioni a esplorare, conoscere, costruire, utilizzando sempre la propria creatività senza disparità di genere.
La campagna è stata lanciata con l’hashtag #KeepBuilding, e su Pinterest si possono vedere nuovi modi creativi di usare i famosi mattoncini. Costruisci il tuo futuro, decidi ciò che vuoi essere, sono le idee portate avanti da Lego.
Novità, Emozioni e Narrazioni. Le nuove parole d’ordine per costruire una campagna pubblicitaria d’effetto, ma che resti impressa nella mente del consumatore, lo coinvolga in una nuova esperienza e non più soltanto in un acquisto.