Cristiano Ronaldo, l’amico di Albert Fantrau

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Ci sono storie umane che raccontano molto di più di quanto l’apparenza e l’immagine possano far trasparire. Questa è la storia del legame tra Cristiano Ronaldo e una persona speciale

Cristiano Ronaldo, fresco vincitore del suo terzo pallone d’oro, e autentico fuoriclasse del calcio contemporaneo ha un amico fin dai tempi dell’infanzia, il suo nome è Albert Fantrau. I due ragazzini giocavano nella stessa squadra under 18 in Portogallo, e  un giorno per uno dei due la vita sarebbe cambiata. Già sapete per chi, ma il modo in cui ciò è successo affascina, rende questo mondo luccicante e frivolo più umano ed intenso. In quel giorno, l’allora allenatore dello Sporting Lisbona, presente durante una partita, promise ai ragazzini della squadra giovanile che avrebbe portato in prima squadra chi avrebbe fatto più gol. I giovani under 18 vinsero per 3 a 0. La prima rete portò la firma di Ronaldo, la seconda di Fantrau e la terza? Albert Fantrau era 1 contro 1 davanti al portiere, lo dribblò e invece di depositare la palla comodamente in rete la passò a Cristiano, che solo soletto, realizzo la doppietta che gli avrebbe aperto da lì a poco le porte dei sogni. Ronaldo, ovviamente stupito, a fine partita chiese al compagno spiegazioni su quell’incredibile gesto, e quest’ultimo laconico rispose “tu sei più forte di me!”.

Cristiano-Ronaldo-Albert-FantrauI due sono ancora grandi amici. Frantau visti i scarsi risultati ha appeso le scarpette al chiodo ed è disoccupato, ma conduce ugualmente una vita agiata. Come fa? Beh chiedete spiegazioni a Ronaldo. Gli episodi a volte fanno la differenza e questo è uno dei casi. Cosa sarebbe successo altrimenti? Non lo sapremo mai, magari Ronaldo sarebbe arrivato più tardi al calcio che conta. Ma la realtà dice altro, dice che il 5 febbraio del 1985 è nato il più forte giocatore ora in attività, insieme a Messi, e uno dei dieci più forti di tutti i tempi senza nessun timore di essere smentito. Il nome Cristiano fu fortemente voluto dalla fede cristiana della madre, il cognome Ronaldo fu scelto dal padre in onore dell’allora presidente degli U.S.A. Ronald Regan. Tre Palloni d’Oro in bacheca (2008-2013-2014), svariati altri riconoscimenti personali e una miriade di trofei di squadra ne fanno uno degli sportivi più vincenti e premiati nel mondo. La sua escalation professionale è stupefacente e veloce. A 18 anni gioca già nel Manchester United, uno dei club più prestigiosi al mondo, e dimostra subito di non essere un giocatore normale. Naturale per un predestinato come lui il passaggio al Real Madrid. Investimento da 94 milioni di euro. Con le Merengues ha già fatto più di 200 gol nelle varie competizioni ed è stato assoluto protagonista nella vittoria della Decima Champions dei madrileni.

Cristiano Ronaldo va a salutare Albert dopo la vittoria.

CR7, suo marchio, è un mix esplosivo e perfetto del calciatore moderno. Fisico bionico, resistenza da fondista, velocità palla al piede supersonica, grandissima tecnica individuale (doppi passi e rabone sono le specialità della casa), calcia con entrambi i piedi, effettua cambi di direzione impressionanti ed è notevole anche il suo stacco aereo. Difficile trovare pecche o mancanze nel suo personale bagaglio tecnico. Ronaldo è più di un calciatore. È un modello, è icona, è star ed è soprattutto un marketing man, una macchina da soldi che non accenna a diminuire il suo fascino e appeal nei confronti degli sponsor che fanno a gara per averlo come testimonial e contribuiscono notevolmente ad accrescere il suo patrimonio che oggi è stimato intorno ai 148 milioni di euro. A 29 anni è ancora all’apice della sua carriera e siamo certi che, essendo un vincente e predestinato, il suo orizzonte indichi la via maestra per raggiungere il Quarto Pallone d’Oro e quindi eguagliare il suo grande ed unico rivale contemporaneo, il fuoriclasse argentino Lionel Messi.

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