Ferrari utilizza il Cavallino Rampante

Ferrari cavallino rampante

Il 27 gennaio del 1932 Enzo Ferrari utilizza per la prima volta lo storico simbolo del “cavallino rampante”, che era appartenuto all’aviatore Francesco Baracca.

Francesco Baracca fu un asso dell’aviazione italiana durante la Prima Guerra Mondiale, uno dei primi al mondo per numero di vittorie. Morì in combattimento nel 1918. A quei tempi ogni pilota aveva un simbolo personale dipinto sull’aereo, quello di Baracca era un cavallino rampante. Qualche anno dopo, nel 1923, la madre di Baracca -entusiasmata dalle vittorie del giovane pilota- autorizzò Enzo Ferrari a usare lo stemma del figlio.

“Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna”, queste le parole che sembra la Contessa Paolina gli abbia rivolto.

L’uso del “nuovo cavallino”

Nel 1929 il simbolo iniziò ad apparire nelle pubblicazioni ma solo nel 1932 Ferrari utilizzò il Cavallino nero e lo dipinse, con lo sfondo di color giallo in onore della città di Modena, sulla sua Alfa Romeo da Cors. Portò fortuna, come aveva predetto la madre di Francesco Baracca, divenne dunque il simbolo della Ferrari S.p.a. dopo la Seconda Guerra Mondiale e fino ai giorni nostri è rimasto lo stemma distintivo della casa di Maranello. Un simbolo quindi, quello del cavallino di Francesco Baracca che, leggermente modificato, ha vissuto di nuova vita ed è nuovamente entrato nella storia.

 

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