Legge elettorale: gli Erasmus italiani potranno votare

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Il Senato ha approvato un emendamento che riconosce il diritto di voto a chi si trova fuori Italia per motivi di studio

Un emendamento inserito nella legge elettorale, Italicum, ha dato nuova speranza a quella che si è autodefinita la #Generazionesenzavoto. Gli studenti italiani che si troveranno all’estero per motivi di studio potranno votare per le elezioni politiche via posta.

#Genaerazionesenzavoto non è solo un hashtag, è la richiesta di diritti avanzata da un’intera generazione: quella dei ragazzi Erasmus che investono ogni anno, dal 1987, tempo e denaro per migliorare la loro formazione all’estero. Il “Programma Erasmus” reso possibile dalla Comunità Europea già dalla fine degli anni ’80 rappresenta una notevole esperienza per gli studenti che ogni anno vi aderiscono ma il prezzo da pagare a volte si estende oltre l’ambito materiale sconfinando fin nel campo dei diritti, primo fra tutti la mancata possibilità di votare quando si trovano in un altro paese europeo.
La voce si è levata forte durante le ultime elezioni politiche italiane quando molti ragazzi aderenti al progetto Erasmus non hanno potuto dare il proprio voto perché non fisicamente presenti sul territorio nazionale. E così, dopo le numerose proteste e polemiche (spesso anche strumentalizzate dai gruppi politici), l’ESN– Erasmus Student Network Italia – ha lanciato lo scorso settembre una proposta concreta per modificare la situazione attuale.

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Il progetto #Generazionesenzavoto nasce da una situazione legislativa particolare: i cittadini italiani che si trovano temporaneamente in un paese straniero nell’ambito di un programma di mobilità internazionale non possono votare in occasione delle elezioni politiche. Questa situazione discrimina gli studenti Erasmus  italiani rispetto a coloro che invece, sempre cittadini italiani, risiedono all’estero e possono, secondo la legge italiana, votare presso le sedi diplomatiche. Il progetto si è concretizzato con il lancio di una raccolta firme allo scopo di presentare, al raggiungimento delle 50.000 richieste costituzionalmente, una proposta di legge ad iniziativa popolare che si muovesse in tale direzione.
Con l’approvazione dell’emendamento, presentato dai senatori Bonomo, Ascani, Cociancich, Russo, Marco Meloni, Quartapelle, Narduolo, Lattuca,  potranno votare – tramite posta – tutti i cittadini italiani all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche. “Le nostre istanze sono state finalmente ascoltate – ha dichiarato il Presidente di ESN Carlo Bitetto – il Senato ha dimostrato di non essersi dimenticato dei giovani che investono per formarsi all’estero e ha dato una bella risposta. Adesso attendiamo che la Camera faccia la sua parte”. Immancabile poi il tweet del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha commentato: “Procediamo spediti sulla legge elettorale #italicum. Felice per i ragazzi erasmus che vincono loro battaglia #GenerazioneSenzaVoto”.

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