Inizia il maxiprocesso a “cosa nostra”

maxiprocesso di palermo

Il 10 Febbraio 1986 inizia  a Palermo il maxiprocesso di primo grado per i crimini legati alla criminalità organizzata siciliana

Fu battezzato maxiprocesso per via del gran numero di indagati coinvolti, 475 persone legate alla mafia siciliana,  il più grande processo penale della storia. Si tenne dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre del 1987 a Palermo nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, costruita per l’occasione. Tra i magistrati protagonisti dell’istruttoria vi erano i componenti del pool antimafia guidato da Antonino Caponnetto, tra i quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.  Si arrivò al processo grazie alle rivelazioni di Tommaso Buscetta, detto il boss dei due mondi per la sua vita tra la Sicilia e l’America. Buscetta ricostruì ai giudici l’organizzazione di “cosa nostra”, facendo i nomi dei capi mafiosi, di mandanti e di esecutori di decine di delitti. Per la prima volta la mafia era considerato un reato. La mafia prima di allora non veniva nominata, qualcuno dubitava esistesse anche all’interno delle istituzioni. Falcone e Borsellino dovettero lottare per arrivare al maxiprocesso, osteggiato da altri magistrati. Al termine del processo furono stabiliti 19 ergastoli, anche ai boss Bernardo Provenzano e Totò Riina. Il resto delle pene ammontava a 2665 anni di carcere.

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