Bratislava, la gemma della Slovacchia

Continuano i racconti del nostro viaggiatore di fiducia Marco Scagliarini, questa volta è il turno di una delle capitali più affascinanti dell’est Europa

“Bratislava? E dove si trova?”. Così mi risponde il mio compagno di viaggio Nello nell’agosto di tre anni fa, quando gli proposi un long week-end in questa città.

Poi, aperta la cartina geografica, è identificata come quella piccola città posta quasi al confine fra tre Stati: Slovacchia, Austria, Ungheria.

Giusto tre giorni di ferie per allungarsi il ferragosto che capitava particolarmente bene al centro della settimana e, spulciando le destinazioni, emerse appunto la capitale slovacca servita da un volo Ryanair a circa 100 € A/R.

Il passo successivo, l’acquisto, è rapido, anche perché i prezzi delle altre destinazioni sono tutte già alle stelle vista l’altissima stagione, molte delle quali per località marittime/balneari.

Il volo da Roma Ciampino dura circa un’ora e mezza sorvolando tutta la costa croata e le sue bellissime isole ben visibili dall’ alto. L’atterraggio avviene nel modernissimo (ma minuscolo) aeroporto Letisko MR Stefanik, a 15 km dal centro.

Benché tutti ci dicano che con meno di 10 euro il taxi ti porta in città, ci affidiamo al moderno bus ecologico N 61 che collega il terminal direttamente con la stazione centrale (ticket 1,5 euro).

Dopo una comoda passeggiata di 1 km passando attraverso qualche sottopassaggio pedonale arriviamo all’ingresso del famoso e caratteristico centro storico, lo “Stare Mesto”, dove proprio sulla via principale è localizzato il nostro alloggio, The Old City Hotel (due notti a 90 euro per una doppia senza colazione).

Scelta ottimale per la pulizia e l’ubicazione, la centralissima Mickalska street, come pure la stanza che è una gradevole mansarda, ma pessima per i 5 piani di scalini altissimi.

È l’ora di pranzo e, mollato il bagaglio a mano, ci lanciamo subito in centro. Iniziamo dalla piazza principale, Hlavne Namestie, con la statua di Napoleone che fa capolino da dietro una panchina; a proposito di statue in città, se ne scovano diverse sparse qua e là, ma spiccano sicuramente quella di Andersen e di Ignac Lamar, quest’ultimo un rinomato dandy del luogo.

Continuando, si arriva alla porta di San Michele, l’unica rimasta in piedi delle fortificazioni medievali; alta 51 metri, ospita al suo interno un museo delle armi sviluppato su sei piani.

La vista dei tetti dal balcone sommitale ripaga gli scalini affrontati e c’è una splendida vista del castello in lontananza sulla collina fuori dal centro storico.

Poi la cattedrale di San Martino, comprese le sue cripte sotterranee che mi ricordano molto le catacombe romane. Qui Listz tenne un concerto davanti a centinaia di persone e Papa Giovanni Paolo II celebrò messa.

Avvicinandosi al Danubio, si incontra la gigantesca piazza Hviezdoslav con una moltitudine di bar, caffè e ristoranti intervallati da chioschi di souvenir e mercatini di Natale a dicembre.

In inverno, ci raccontano, ospita una grande pista di pattinaggio su ghiaccio, mentre ora che è  estate vediamo una gigantesca scacchiera formato naturale e ci divertiamo a giocare.

Sullo sfondo, dall’altra parte della piazza, troneggia il Teatro Nazionale e il palazzo della filarmonica.

A un angolo notiamo la targa commemorativa del soggiorno di Mozart in città e sul lato apposto l’effige che ricorda la terribile alluvione danubiana del 5 febbraio 1850.

Lungo la sponda del Danubio concordiamo la gita al castello di Devin: avendo l’aereo in serata, l‘ultimo giorno possiamo effettuare fino al primo pomeriggio questa breve escursione.

Prima della visita al castello, abbiamo organizzato una gita lampo di un solo giorno a Vienna, approfittando del costo esiguo del treno (circa 30 euro A/R) e della vicinanza, solo 56 chilometri da Bratislava (Piccola curiosità geografica: sono le due capitali più vicine al mondo).

Da qui ci dirigiamo un po’ fuori il centro, iniziando a salire per i vicoli stretti che portano in cima alla collina dove è situato il castello, il Bratisvlasky Hrad (ingresso gratuito), che i locali, per via della forma, chiamano ironicamente il “tavolo rovesciato”.

Per un breve tragitto percorriamo delle scale dalla città vecchia alla nuova, dove incontriamo sui muri dei simpatici murales.

La vista è molta bella, specie sul sottostante Danubio e sul simbolo moderno della città, la torre-ristorante Ufo, che pare faccia impazzire le comitive di giapponesi, ma sinceramente di primo impatto a noi sembra una bella pacchianata. Da notare che l’accesso alla torre è possibile solo se si prenota per la cena; accesso dal ponte nuovo, Novy Most.

Affianco al castello si trova il Parlamento, con stanze dedicate agli incontri tra capi di Stato.

Quasi prima che il sole tramonti riscendiamo nella città vecchia e visitiamo (solo da fuori, in quanto è in corso la funzione religiosa) la chiesa di Santa Elisabetta, detta la “chiesa blu”, una vera chicca; mi ricorda molto il palazzo e la cattedrale di Smolny, visitata l’anno precedente a San Pietroburgo in Russia.

A sera la fame si fa sentire e andiamo a mangiare allo Slovak Pub, consigliato direttamente dalla reception dell’alloggio.

Proviamo i sapori tipici, in primis il piatto nazionale, gli halusky con bryndza, degli gnocchetti di patate con pecorino ricoperti di cipolla fritta; proviamo anche la versione stapacky con i crauti. Due abbondanti porzioni a meno di 5 euro l’una.

Due passi per digerire, ma non c’è particolarmente movimento; molto belli invece con luce notturna i monumenti visti durante il giorno.

Il giorno successivo è una full immersion di 10 ore per Vienna, ma questo viaggio ve lo racconterò un’altra volta.

L’ultimo giorno a Bratislava lo dedichiamo alla classica gita fuori porta di mezza giornata al castello di Devin, a un’ora di navigazione lenta sul bel “Danubio Blu (oddio, il colore più che altro è grigetto).

In linea d’aria dista solo 9 km dal centro di Bratislava, tanto che molti ciclisti avventurieri giungono qui con una comoda pista lungo il fiume.

La gita prevede anche un’audioguida che ci spiega come il castello sia stato un antico insediamento fin dal neolitico per poi passare in mano ai romani, ai celti e agli ungheresi prima che Napoleone lo facesse saltare in aria nel 1809.

Una volta scesi dal battello si passeggia fino al lato opposto del sentiero. Da qui, attraverso alcuni gradini, a tratti ripidi, si arriva in cima alle rovine poste su una collinetta a 212 metri di altezza, in una panoramica posizione sulla confluenza del fiume Morava nel Danubio, ben riconoscibile per le differenti colorazioni dell’acqua, rispettivamente più chiare e più scure.

All’interno del castello è stato allestito un piccolo museo sulla storia del luogo: sono esposte anche alcune armi e monete antiche.

Dopo un panino rapido nel parco dell’hotel riprendiamo alle 15 il battello e, dopo essere tornati in possesso dei nostri bagagli, proseguiamo col bus in aeroporto. “Zbohom” Bratislava, ci rivedremo presto.

 

 

Antico nome:   Presburgo

Come arrivare:

  • circa 9 ore da Milano in macchina
  • un’ora scarsa in aereo da Milano e poco meno di un’ ora e mezza da Roma; solo ryanair collega diretta Bratislava ad alcune città italiane
  • nessun treno diretto dalla penisola, ma dalla vicina Vienna. Sempre dalla Capitale austriaca si può pèrendere un battello sul Danubio
  • Bus Eurolines in partenza da Roma, Firenze, Bologna, Padova, Udine e Mestre

 

Moneta: dal 1 gennaio 2009 l’ euro ha sostituito la corona slovacca

Documenti: per i cittadini italiani  è sufficiente la carta d’ identità valida per l’ espatrio.

 

Curiosità, dritte e consigli:

  • acqua sicura e potabile ovunque
  • prefisso telefonico  +421
  • lingua slovacca
  • bagni pubblici molto diffusi ma i piu’ puliti sono a pagamento
  • elettricità erogata a 220 Volt, con le classiche spine a 2 o 3 poli
  • città da visitare a piedi; nessun autobus o macchina entra nel centro storico
  • eccellenti i vini locali prodotti nei vigneti fuori la città, sui Piccoli Carpazi
  • Mozart e Listz hanno soggiornato qui
  • clima di tipo continentale con estati roventi ed inverni rigidi
  • la squadra di hockey è tra le più forti al mondo
  • 2 giorni pieni sono sufficienti per una panoramica completa di città vecchia e città nuova

 

Ambasciata italiana    Palisady, 49  Bratislava,   +421 2 59307111    amb.bratislava@esteri.it

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