Fidel Castro diventa Primo Ministro di Cuba

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Il 16 febbraio 1959 dopo l’abbandono di Cuba da parte del dittatore Fulgencio Batista e le dimissioni di Josè Mirò Cardana, Fidel Castro divenne Primo Ministro

Fidel Castro compì gli studi a L’Avana e dopo la laurea in Giurisprudenza nel 1950 iniziò il suo praticantato. Nel 1952 dopo il colpo di stato che portò al potere Fulgencio Batista, fu arrestato per aver denunciato e criticato apertamente il nuovo governo. Rilasciato per amnistia nel 1955 si recò in esilio in Messico. Da qui, insieme ad altri cubani, Castro tornò in patria clandestinamente e insieme a Che Guevara fu protagonista della guerriglia contro Batista. Nascosti nella Sierra Maestra, i guerriglieri crebbero notevolmente di numero e sferrarono vari attacchi. Il primo gennaio 1959 Batista abbandonò il paese e al suo posto come Primo Ministro entrò Josè Mirò Cardana che pose Castro come Comandante delle Forze armate. Pochi giorni dopo tuttavia, il Primo Ministro si dimise lasciando il posto proprio a Castro che si insediò il 16 febbraio 1959. Castro avrebbe mantenuto la sua carica fino al 1976 avviando profonde trasformazioni a Cuba. Nel paese, rifacendosi al modello socialista, fu collettivizzata l’agricoltura e fu nazionalizzata l’industria. Di ciò ebbe da ridire il governo statunitense che gestiva i più importanti settori industriali a Cuba. In particolare il presidente Eisenhower si scontrò con Castro e i problemi sarebbero proseguiti con il tentativo dello sbarco nella Baia dei Porci nel 1961 appoggiato dalla CIA e con la crisi dei missili sovietici l’anno successivo. Castro mantenne il potere fino al 2008 e soltanto nel 2011 si è dimesso dalla carica di Primo Segretario del Partito.

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