Sanremo 2015: poteva andare peggio, poteva vincere Il Volo

A mente fredda vediamo cosa ha funzionato e soprattutto cosa è andato storto di questo Sanremo:  audience, vincitori arroganti e gaffe

La 65esima edizione del Festival si è conclusa con il botto, quasi 15 milioni di spettatori hanno atteso la proclamazione del vincitore regalando una bella soddisfazione a super Carlo Conti, al direttore di Rai 1 Giancarlo Leone e non poca invidia al povero Fazio che invece detiene il triste primato di aver registrato, nella serata finale del 2014, lo share più basso di sempre. Il trionfo annunciato e anche piuttosto scontato de Il Volo porta il trio a partecipare di diritto all’Eurovision Song Contest che si terrà a Vienna dal 19 al 23 maggio. Una vittoria agghiacciante che aggiunta alla spocchia di questi tre ragazzini tanto giovani anagraficamente quanto antiquati nello stile, ci induce a perdere del tutto le speranze e ad arrenderci al fatto che ormai in Italia ricercatezza e buongusto sono andati a farsi benedire. Non vogliamo assolutamente negare che  all’estero sono molto conosciuti, hanno perfino duettato con Barbra Streisand ma tutto ciò non li rende né i nuovi Pavarotti e Caruso né tantomeno simbolo della tradizione italiana; se oltreoceano arrivassero la voce di Mina e di Mia Martini, la poesia di Ivano Fossati, la grandezza di Lucio Dalla, il pianoforte di Renato Carosone e l’efficace ironia di Rino Gaetano, forse di noi italiani non si direbbe solo pizza, mandolino, spaghetti e o’ sole mio.

sanremo 2015 ariston

Innegabilmente il bilancio finale è molto buono e nonostante l’insolito clima calmo e poco polemico bisogna ammettere che anche quest’anno abbiamo avuto la nostra buona dose di momenti imbarazzanti, primo fra tutti l’ospitata della famiglia Anania, più noti come quelli con sedici figli che tirano avanti con l’aiuto di Dio, dello Spirito Santo e della Provvidenza ai quali hanno perfino dedicato un applauso. La medaglia d’argento va invece alle stecche e ai due fuori tempo di Gianna Nannini, va bene essere rock e rivoluzionari ma per un’esibizione one shot che vale circa 30.000 euro si dovrebbe cercare di non straziare un pezzo tanto bello. Speriamo almeno si sia ricordata di dichiararli al fisco. Terzo posto a pari merito se lo dividono tutti i vestiti di Emma, di Rocìo e di Arisa, i testi di Kekko dei Modà, la presenza alquanto inutile del Principe di Bel Air Will Smith da cui ci aspettavamo almeno una canzone, le caviglie scoperte di Biagio Antonacci e soprattutto la standing ovation ad Albano & Romina da parte di un pubblico che forse era meglio continuasse a dormire sulle poltrone. Non abbiamo dimenticato il terribile momento epistolare a cui va la nostra medaglia di legno: le tre pseudo vallette, subito prima della proclamazione del vincitore, hanno letto ognuna una letterina di ringraziamento a Babbo Carlo Natale tanto per allungare un brodo parecchio sciapo che aveva appena superato le 4 ore.

Sanremo 2015 – Premiazione

Di questa edizione del Festival vogliamo invece che restino l’eleganza ed il talento di Malika e del suo autore Pacifico in mezzo a tanta banalità, l’unico vero comico (anche se in realtà è musicista)Rocco Tanica che con i suoi collegamenti dalla Sala Stampa ci ha fatto ridere di gusto e soprattutto l’eroicità di Raf, sempre presente nonostante la bronchite.  Adesso siamo pronti ad archiviare l’esperienza sanremese con la consapevolezza che il prossimo anno non cambierà molto, che saremo ancora flagellati dal maledetto televoto e più di tutto ricominceremo a chiederci: ma perché il conduttore è anche il direttore artistico?

P.S. Per noi di OpenMag questa edizione è stata il battesimo del fuoco, in diretta da Sanremo abbiamo seguito il Festival a modo nostro e i lettori ci hanno premiato. Il prossimo anno ci saremo e saremo ancora più cattivi!

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