Iniziamo a scoprire i padiglioni, le aree e le strutture che dal primo maggio ospiteranno l’Expo
Che l’Expo sarebbe stato un evento difficile da gestire lo si è capito fin dall’inizio, iniziando da scandali sugli appalti e le mazzette. I lavori per un’Eposizione Universale in pieno stile italiano con critiche annesse, tra cui l’ultima secondo cui l’evento sta assumendo una “forte centralità milanese e lombarda”, come ha affermato Gianfranco Cattai, coordinatore della Consulta Affari Europei e Internazionali del Forum Terzo Settore e Presidente di Focsiv (volontari nel mondo).
I cantieri si sono messi in moto in questi mesi per realizzare un sito espositivo imponente: quasi un milione di metri quadri di estensione quelli previsti da una serie di progettisti supportati da architetti di fama internazionale. Primo importante punto della progettazione è stata l’attenzione riservata alle vie d’accesso e di uscita al polo espositivo: sono state perciò realizzate due passerelle pedonali sopraelevate. La prima collegata con Cascina Merlata, quartiere progettato proprio in occasione dell’evento allo scopo di ospitare i delegati dei paesi partecipanti, la seconda connessa alla Fiera milanese Rho.
Il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è stato fortemente sviluppato nell’ideazione di un’ “isola” espositiva ricca di spazi verdi e circondata dall’acqua, fonte primaria proprio della vita. In quest’ottica è nata l’idea del “Lake Arena” che circonda il sito, un bacino al centro del quale si erge l’Albero della Vita che darà vita a giochi di luci e acqua, anche attraverso un sistema di fontane. Circondato da gradinate e circa 100 alberi disposti su tre file concentriche, il Lake Arena diventa lo spazio aperto più grande del sito grazie, ancora, alla piazza circostante capace di accogliere 20.000 persone.
Lo spazio espositivo si articola poi su due assi ortogonali, che richiamano il Cardo e il Decumano degli antichi accampamenti romani, organizzati in una struttura a forma di croce. In Expo 2015 il Decumano, la via principale estesa da est a ovest, si incrocia con il Cardo, che percorre il sito da nord a sud, dando vita a un percorso intuitivo per il visitatore che si trova ad attraversarlo. È in questa seconda area che si trova il Padiglione Italia, spazio riservato alla cultura e alla tradizione alimentare del paese ospitante. Qui sorge il Palazzo Italia, edificio destinato a rimanere anche dopo i sei mesi dell’esposizione come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città.
Il sito si arricchisce poi di un grande teatro all’aperto – Open Air Theater –, della Collina Mediterrranea caratterizzata dalla presenza delle colture e della vegetazione tipica mediterranea, e punto ideale dal quale godere al massimo del paesaggio dell’intero spazio allestito, e del Padiglione della Società Civile ospitato nella Cascina Triulza, antica costruzione ristrutturata per l’evento. In quest’area gli spazi sono divisi per macrotemi: dalle aree prettamente espositive in cui le organizzazioni possano mostrarsi e far vivere il tema dell’Expo all’area eventi, destinata a workshop e laboratori, fino all’area mercato (dove i piccoli produttori promuoveranno i loro prodotti) e l’area lavoro, in cui poter dar vita a collaborazioni tra le varie realtà del Terzo Settore e i visitatori. Le aziende si inseriscono invece in un’area dedicata – l’Area Corporate – dalla quale contribuire con attività ed esposizioni che sviluppino il tema principale.
(photo credits expo2015.org/it)
Secondo il programma, gli allestimenti del Sito e delle aree tematiche dovrebbero esser ultimati entro il prossimo aprile, pochi giorni prima dunque dell’inaugurazione ufficiale prevista per il 1 Maggio. In attesa dell’apertura i biglietti venduti sono già più di 7 milioni. Un numero che lascia ben sperare e sembra far dimenticare almeno per un attimo gli scandali e le critiche iniziali.