Spiazziamoli: cittadini in campo contro le mafie

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Il 6 e il 7 marzo con “Spiazziamoli” 50 piazze di Roma saranno il palcoscenico di uno spettacolo edificante che porterà in scena discussioni pubbliche per il futuro della città

“Italia: pizza, mafia e mandolino” recita un noto stereotipo che accompagna l’idea del nostro Paese quasi da sempre. E che, quasi da sempre, prova ad essere smentito dagli italiani, quelli che da questa attribuzione si sentono profondamente offesi. Gli stessi costretti però a riconoscere che tale stereotipo trova ancora profonde radici nel Belpaese, soprattutto di fronte a una cronaca fin troppo ricca delle “solite” notizie collegate a ‘ndrangheta, camorra e criminalità organizzata, fra le quali ben si inserisce la recente vicenda di Mafia Capitale.

È in particolare dall’avversione per questo sistema che nasce  Spiazziamoli – 50 piazze per la democrazia e contro le mafie. Quella che si presenta come la più importante e partecipata manifestazione antimafia degli ultimi anni a Roma scaturisce da una preoccupante constatazione: le indagini, le inchieste, i numerosi arresti per corruzione restituiscono l’immagine di una Capitale erosa da una strisciante criminalità sulla quale troppo spesso cala un silenzio complice. È dovere dunque dei cittadini stessi usare l’arma della democrazia attraverso manifestazioni che diano vita a percorsi di cambiamento e di rifiuto della situazione attuale.

Per questo il 6 e il 7 marzo tutta Roma – dalle periferie al centro – diventerà il palcoscenico di uno spettacolo edificante, “Spiazziamoli”, che porterà in scena discussioni pubbliche per il futuro della città, partendo da idee e proposte che promuovano una cultura della trasparenza – e contro la corruzione –, promuovere i diritti sociali e civili come antidoto al ricatto dei clan, contrastare la speculazione edilizia, costruire un nuovo welfare territoriale (a partire dal lavoro, strumento necessario per contrastare la marginalità sociale in cui le mafie trovano terreno fertile). Questi sono solo alcuni dei punti elencati nel documento presentato dalle associazioni che si sono impegnate nella realizzazione di questa “48 ore” di protesta, tra le quali anche il Corviale Network .

La manifestazione è pensata e organizzata dalla società civile e si basa dunque sulla libera partecipazione di chiunque voglia inserirsi nell’organizzazione di eventi e nella presentazione di proposte. A tal fine sono online una piattaforma e uno spazio pubblico di discussione su www.spiazziamoli.it , grazie ai quali chiunque voglia partecipare potrà farlo come organizzatore di eventi o di partecipante, sostenendo, promuovendo, pubblicizzando l’evento, o dando una mano ad organizzarlo.

Perché non vengano più negati diritti e opportunità e non vi siano più vittime delle cosche e di un ‘mondo di mezzo’ che si sente legittimato ad agire. Perché gli italiani dimostrino con i fatti di non essere solo “pizza, mafia e mandolino”.

 

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