Il 7 marzo 1965 si svolse a Selma una marcia di 600 attivisti afroamericani per chiedere il diritto di voto. La polizia aggredì i manifestanti trasformando quel giorno nel tragico “Bloody Sunday”
Il 7 marzo 1965 circa 600 attivisti afroamericani partirono da Selma alla volta di Montgomery, capitale dell’Alabama. Il loro obiettivo era chiedere il diritto di voto e ottenere i diritti civili. Mentre i manifestanti attraversavano Edmund Pettus Bridge, furono aggrediti dalla polizia con manganelli e lacrimogeni. Una seconda marcia fu tentata qualche giorno dopo ma gli attivisti furono costretti a ripiegare. La terza marcia partita da Selma il 16 marzo, terminò a Montgomery il 24 marzo. A sancire la richiesta dei manifestanti Martin Luther King pronunciò un discorso simbolo della lotta per i diritti civili. La marcia viene ricordata ancora oggi e commemorata con una cerimonia sul ponte luogo del Bloody Sunday.