Giovani, aumenta il consumo di droghe sconosciute

droghe sconosciute

Sono circa 54.000 gli studenti che, solo nel 2014, hanno fatto regolarmente  uso di sostanze stupefacenti. È questo il dato allarmante su cui ha fatto luce l’ultima ricerca del Cnr

Dall’analisi condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr ESPAD Italia è emerso con chiarezza che, tra le varie droghe consumate regolarmente dai giovani di oggi, il primato continua a essere mantenuto dalla cannabis, consumata da circa 60mila adolescenti, seguita dall’eroina e dalla cocaina, l’unica che nello scorso anno ha registrato un lieve calo di consumo.

A emergere è anche un altro dato allarmante: più della metà degli studenti (circa il 56 per cento) fa uso di sostanze psicotrope senza sapere cosa siano e quali possano essere gli effetti sul breve e lungo periodo.

Per quel che concerne le sostanze “tradizionali” si registra un aumento del consumo della cannabis soprattutto da parte dei giovani maschi, consumo che aumenta di pari passo con l’età, con una percentuale che varia dall’11 per cento per i ragazzi di 15 anni fino a toccare il 36 per cento tra i 19enni.

Per quanto riguarda la cocaina, invece, è messo in evidenza come il 4 per cento degli studenti, anche in questo caso per la maggior parte di sesso maschile, ne abbiano fatto uso almeno una volta nella vita e come le prevalenze più consistenti riguardino principalmente i 19enni.

Infine l’eroina che, nonostante un leggero aumento nel consumo, continua a posizionarsi in coda alla classifica delle sostanze utilizzate negli ultimi anni.

Dallo studio condotto, accanto alle cosiddette droghe tradizionali, emerge anche l’utilizzo smisurato di alcuni psicofarmaci consumati regolarmente e senza alcun tipo di prescrizione medica: “Sono circa 400mila i ragazzi che almeno una volta nella vita li hanno utilizzati”, ha dichiarato Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e responsabile dello studio. Si tratta principalmente di psicofarmaci consumati maggiormente dalle ragazze per conciliare il sonno, per stimolare l’attenzione o ancora per regolarizzare l’umore e le diete.

Consistente risulta essere infine anche l’utilizzo delle “smart drugs”, ovvero droghe furbe, così chiamate in quanto, nonostante sia in vigore una legge che ne proibisce il consumo, la detenzione e lo spaccio, risultano essere comunque facilmente reperibili sul web come “semplici” prodotti naturali. E quindi commerciabili. È il caso degli allucinogeni, delle anfetamine e altre sostanze stimolanti che, nell’ultimo anno, pur non registrando alcun aumento sostanziale nel consumo, hanno riportato un consistente incremento del numero dei giovani che ne fanno uso.

di Silvia Tucciarelli

 

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