Curiosità e consigli per viaggiare senza soccombere allo stress del fuso orario
Avete organizzato tutto nei minimi particolari e preparato le valigie da giorni. Un volo sta per portarvi dall’altra parte del mondo, ma avete preso in considerazione il famigerato jet lag? Se così non fosse, niente panico: esistono preziosi consigli che vi eviteranno i malesseri legati al lungo viaggio e vi permetteranno di organizzare al meglio la partenza, viaggiare sereni e vivere una vacanza indimenticabile, sogni d’oro compresi.
Prima del volo
1) Regolarità: se avete problemi ad addormentarvi, cercate di informarvi su quante ore di fuso orario vi separano dalla meta e preparatevi al viaggio in tempi ragionevoli. Qualche giorno prima della partenza terminate le vostre serate andando a dormire prima del solito se volate verso est (le notti “brave” conservatevele per la vacanza) o rimanete svegli fino a tardi se viaggiate verso ovest. Cercate inoltre di cenare sempre alla stessa ora.
2) Riposo: A poche ore dal volo, abbandonate i pensieri legati al lavoro, lasciate a casa le preoccupazioni. Ricordatevi sempre che un corpo ben riposato recupererà più facilmente e supererà in fretta gli scompensi legati al jet lag.
Durante il volo
3) Scorte di acqua: evitate il caffè e il tè durante le ore precedenti al volo. Ciò vi consentirà di restare idratati e riposare meglio; la caffeina è comunque diuretica. Infatti, anche se non ve rendete conto, l’ambiente secco e l’elevata altitudine dell’ aereo faranno consumare al vostro organismo molti liquidi; l’acqua sarà una preziosa alleata e guai a tradirla con succhi, bevande gassate o peggio ancora alcolici. Per quanto i drink ad alta quota siano allettanti, anche un solo cocktail indebolirà il vostro organismo.
4) Dormire: prendere in considerazione l’idea di viaggiare di notte potrebbe essere un’ottima soluzione per riposare. Munitevi poi di un buon poggiatesta, tappi per le orecchie che attutiscano i rumori dell’aereo (o di qualche passeggero molesto) e, se proprio necessario, di un coadiuvante del sonno, ma solo con estratti di erbe naturali.
Giunti a destinazione
5) Dinamicità: tutto dipende dall’orario di arrivo, ma, una volta giunti a destinazione, cercate di trascorrere del tempo all’aperto, possibilmente alla luce naturale; fate una bella passeggiata o meglio una nuotata se avete una piscina a disposizione: vi aiuterà a restare svegli durante il giorno e ripristinerà l’equilibrio del vostro orologio biologico
6) Bandire il pisolino: cercate di andare a letto solo quando è buio. Astenetevi dalla siesta, anche se il vostro corpo brama un po’ di riposo. Siate curiosi e indaffarati nella scoperta del mondo che vi attende fuori la stanza del vostro alloggio.
7) Temperatura: dopo l’intensa giornata, finalmente la notte; assicuratevi che la temperatura e la luce della stanza siano bene regolate prima di addormentarvi. Se siete in un luogo caldo, abiti leggeri e una doccia fresca saranno di grande aiuto. Ideale sarebbe mantenere una temperatura di circa 20° Celsius, evitando sbalzi eccessivi e aria condizionata.
8) Staccate la spina: nessuno mette in dubbio che sia indispensabile telefonare all’amica, scrivere una mail al capo e aggiornare il vostro status sui social network, ma meglio rimandarlo alla mattina seguente: smartphone, tablet e simili, con i loro luminosi schermi, mantengono altissima la concentrazione e sono grandi nemici del sonno. Meglio, quindi, un buon libro, ovviamente cartaceo.
9) Relax preparatorio al sonno: probabilmente non avete messo in valigia il vostro solito cuscino, quindi cospargete quello del vostro hotel con qualche goccia di essenza di lavanda o timo: allontano zanzare e insetti e migliorano la qualità del sonno, donando serenità alla mente. Se il sonno tarda ad arrivare, una camomilla o una buona tisana, magari al tiglio e biancospino, sono un vero toccasana.
10) Cibi proteici: al risveglio preferite assolutamente una colazione abbondante e ricca di proteine per avere una buona dose di energia e rimanere vigli e svegli. Durante il giorno fate una piccola pausa snack, magari con delle mandorle portate da casa: contengono una buona quantità di melatonina, che regola il sonno.
Restate leggeri e per favorire la digestione fate sempre una passeggiata prima di andare a dormire.
Curiosità ed ulteriori consigli
La sindrome del jet lag è legata a un rapido cambiamento del fuso orario e si verifica nei viaggi intercontinentali. La desincronizzazione con il nuovo ritmo buio/luce porta a un passeggero stato di malessere, irritabilità, perdita di appetito e sonnolenza nei momenti meno opportuni.
Il sonno notturno nel luogo delle nostre vacanze è più breve e disturbato da numerosi piccoli risvegli.
L’entità della sindrome da jet lag non dipende soltanto dal numero di fusi orari che vengono attraversati, ma anche dall’orario di partenza e arrivo del volo, oltre alla direzione in cui si svolge il viaggio: un viaggio verso ovest è molto meno disturbante di un verso est; ciò significa che l’allungamento del giorno è più tollerato del suo accorciamento e questo è in accordo col fatto che l’orologio biologico interno di un individuo è regolato su un periodo che va oltre le ventiquattro ore.
Generalmente quindi il sonno peggiore nei viaggi a Oriente non è il primo dopo l’arrivo, ma quello delle due o tre notti successive.
Come linea guida generale, nei viaggi verso ovest l’esposizione alla luce nelle ore serali favorisce il riassetto dell’orologio biologico; nei viaggi verso est, invece, è utile l’esposizione alla luce nelle ore mattutine.
Ci vuole circa un giorno per recuperare ogni singolo fuso orario attraversato, tenendo presente che l’effetto è meno intenso se viaggiate verso ovest.
Ricordatevi che non sono i fusi orari individuali responsabili del jet lag; esso nasce solo ed esclusivamente in seguito al disagio provocato dalle attività diurne svolte in ore che per il nostro corpo dovrebbero essere dedicate al riposo e al sonno; è lo stesso problema che affligge chi fa i turni di notte. Ma non vi scordate mai che non è una malattia e pertanto non si può curare!
Esiste anche un jet lag tra il Nord e il Sud del mondo, ancora poco studiato. Fioccano teorie bizzarre tra le quali le analogie con il campo magnetico terrestre: comportandosi diversamente tra nord e sud dell’Equatore, il cambiamento di emisfero influirebbe anche sui nostri fluidi corporei.
I fusi orari moderni sono stati introdotti solo alla fine dell’Ottocento; prima in tutto il mondo si faceva riferimento solo all’ora locale, basata sul sole, e a livello globale la misura del tempo non veniva coordinata in alcun modo.