17 aprile, invasione della Baia dei Porci

#accaddeoggi Inizia il 17 aprile 1961 a Cuba, l'invasione della Baia dei Porci. #Cuba #Usa

Inizia il 17 aprile 1961 a Cuba, l’invasione guidata dalla CIA della Baia dei Porci. Una delle operazioni più controverse e fallimentari della Guerra Fredda.

Soltanto in tempi recenti la relazione fra Cuba e Stati Uniti ha iniziato a normalizzarsi. L’allentamento dell’embargo commerciale imposto a Cuba dagli anni ’60 cade in prossimità dell’anniversario di uno degli episodi più tesi nel rapporto fra le due nazioni: il tentativo fallimentare di far cadere il governo di Fidel Castro, con l’infiltrazione di esuli cubani e mercenari addestrati dalla CIA sbarcati nella Baia dei Porci cubana, il 17 aprile 1961.

L’operazione “Baia dei Porci” segnò l’apice di un’escalation di tensione fra Cuba e USA dopo la rivoluzione castrista che aveva estromesso dal potere il ben più filostatunitense Fulgencio Batista. Castro, diventato presidente il 1 gennaio 1960, aveva fin da subito iniziato a nazionalizzare diverse raffinerie di petrolio americane sul suolo cubano e a espropriare molte banche, inamicandosi economicamente gli USA. Inoltre, la paura degli Stati Uniti che la rivoluzione castrista avrebbe scatenato processi di democratizzazione operaia nell’America centrale, portò, prima Eisenhover e poi Kennedy ad agire tanto aggressivamente.

Il piano della CIA prevedeva lo sbarco di esuli cubani e mercenari nella Baia dei Porci, una zona desertica e semi-paludosa nella parte sud-ovest dell’isola, resa ancora più impervia dalla presenza della barriera corallina e priva di vie di fuga. Da qui, sarabbe stato dichiarato un governo provvisorio da parte degli esuli cubani, che avrebbero richiesto l’aiuto formale degli USA, dandogli la possibilità di invadere legittimamente l’isola.

Così, all’una di notte del 17 aprile 1961, i primi uomini rana statunitensi sbarcarono in perlustrazione nella Baia dei Porci. Avvistati da una camionetta di militari cubani, aprirono immediatamente il fuoco su di loro, rivelando la loro posizione. Quando i membri della spedizione anticastrista, insieme a carri armati e camion, giunsero alla Baia dei Porci trovarono ad attenderli il corpo militare cubano, ben più esperto nel combattimento in quelle zone difficoltose, informato del piano statunitense dalle spie del KGB.

Il 18 aprile, il presidente russo Krusciov minacciò l’intervento delll’esercito, e il 19 aprile, dopo appena tre giorni di combattimenti, stremati, senza acqua e munizioni, iniziò la ritirata delle forze statunitensi, ponendo fine al disastro della Baia dei Porci. Le conseguenze di quest’operazione si ripercuoterono politicamente sul Presidente Kennedy, che appena insediato, aveva già screditato la propria propaganda della Nuova Frontiera, improntata su un piano di pace e libertà. Inoltre, dopo la Baia dei Porci, Cuba si avvicinò ancora di più all’URSS, armandosi di missili difensivi: decisione che porterà ai tredici giorni della crisi missilistica cubana nel 1962.

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