Telefono Azzurro contro il bullismo

Fiori D'azzurro

Da ventisette anni in prima linea nella difesa dei diritti dei bambini, Telefono Azzurro promuove anche quest’anno la campagna Fiori d’Azzurro. Obiettivo: rompere il silenzio sugli abusi, sui casi di bullismo e sulle violenze di cui molti sono vittime

«Quando si parla di violenza sui bambini nessuno può voltarsi dall’altra parte», così il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, ha spiegato l’iniziativa che nasce dall’esigenza di far luce sui casi di sfruttamento, abbandono, abuso, adescamento, bullismo e cyberbullismo. Dal 13 al 19 Aprile, Fiori d’Azzurro viene promossa in tutta Italia attraverso una raccolta fondi ma anche con il supporto dei principali programmi radiofonici e televisivi nazionali e locali. Al grido di non #Nonstiamozitti tutti possono contribuire a spargere la voce affinché queste tematiche ottengano maggiore rilievo.
Sabato 18 e Domenica 19 la possibilità di dare un contributo alla Onlus diviene ancora più concreta. In 2300 piazze Italiane, Telefono Azzurro organizza una raccolta fondi. Obiettivo: sostenere la presenza sul campo della Onlus incrementando le opportunità di aiuto a bambini e adolescenti, italiani e stranieri, ma anche adulti attraverso le sue linee telefoniche (1.96.96 attiva 24 ore al giorno, 114 per le emergenze, 116.000 per i bambini scomparsi) e la sua chat, attiva dal sito azzurro.it.

Fiori D'azzurro contro il bullismoLa violenza che ogni giorno colpisce i bambini ha mille volti, come la cronaca ci conferma quotidianamente. Una violenza che schiaccia i più deboli e più indifesi, che può spingerli anche a gesti estremi, ma che soprattutto rimane nascosta e si nutre del nostro silenzio. Questa dimensione drammatica, che è parte della vita quotidiana dei bambini, troppo spesso resta sommersa o incompresa, se non in parte giustificata, quando emerge all’improvviso. I dati ad ogni modo ci dicono che in Italia un giovane su tre è vittima di bullismo e due su tre conoscono qualcuno che è stato vittima di cyberbullismo, ma chi subisce tutto questo spesso si sente solo e abbandonato. Sulla rete i pericoli si moltiplicano, dal furto d’identità sul web all’adescamento online, ma i bambini non trovano un aiuto concreto da parte degli adulti, spesso lontani, distratti o impreparati. Nel frattempo, crescono vorticosamente i casi di autolesionismo e il fenomeno del sexting, spesso con un epilogo tragico di ricatto ed estorsione. Così ogni anno ad Aprile, “Mese Azzurro”, l’Associazione intensifica le proprie attività per evitare che si abbassino le difese nell’ultima parte dell’anno scolastico.
«Occorre che ciascuno faccia la propria parte per rompere il silenzio, conoscere e contrastare il fenomeno, assumendosi le proprie responsabilità. Così come per vincere il bullismo, parte di un problema più grande, non serve fare la caccia al bullo, ma lavorare sulle maggioranze silenziose senza le quali il fenomeno non potrebbe esistere, così per la violenza dei bambini il primo passo da fare è non stare zitti, costruire risposte nuove a esigenze e pericoli che evolvono a velocità che non potevamo immaginare. – ha aggiunto il Professor Ernesto Caffo – Solo così non saranno i più piccoli a pagare il prezzo di tutto ciò che nella società costruita dai grandi ancora non funziona».
Per partecipare e conoscere l’elenco delle piazze, è possibile consultare il sito nonstiamozitti.azzurro.it o chiamare il numero verde 800.090.035.

A cura di Giusy Mercadante.

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