App e braccialetti fitness: lo sport fai da te

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E’ arrivata la primavera, il preludio all’estate, quel purgatorio di ansie e frenesia che porta con sé l’ appropinquarsi alla prova costume. Il bel tempo, il primo caldo, il sole che batte forte sul viso e gli indumenti leggeri sono i primi indicatori della psicosi diete, e fitness

Nell’era del web 2.0, sempre più 3.0, il tempo che passa si misura in progresso tecnologico. Ormai sono solo un ricordo i contapassi da ancorare ai pantaloni, gli orologi da polso col cronometro incorporato, sono considerati preistoria i giorni in cui si segnavano i chilometri sulla pista con un segno, una sigla di gesso per terra, per sapere effettivamente le distanze percorse. Non si tiene più un piccolo diario con la tabella di marcia alimentare e le calorie possibili giorno per giorno, non ci si stressa più a interrogare amiche e amici su ricette leggere e veloci, che aiutino a mantenere la linea. Sono drasticamente diminuite le visite e le consulenze con personal trainer e nutrizionisti face to face. I contapassi sono stati fagocitati dai dispositivi Android e IOS, i chilomentri percorsi durante l’allenamento vengono calcolati grazie alla geolocalizzazione GPS, tutto è concentrato in un unico dispositivo, o quasi.

Negli smartphone, ormai parte integrante della nostra vita, troviamo già installata al momento dell’ acquisto l’applicazione per il fitness e il controllo alimentare, e se non è già incorporata, è tra le prime ad essere scaricate, un po’ per moda, un po’ per necessità, un po’ per passione e piacere.
Sono varie le tipologie di soggetti che ne fanno uso: si passa dall’utente occasionale, che si fa trascinare dalla moda del momento o da qualche amico più convinto e appassionato, che abbandonato a se stesso non troverebbe modo di essere costante, ai social type che se lo fanno, lo fanno solo per poter condividere i propri risultati e mettersi in mostra tra i propri contatti, data l’eccezionalità e la sporadicità dell’evento, in modo simpatico o esibizionistico, per concludere con i fanatici dell’esercizio fisico e dell’allenamento costante, salutisti esperti. Sono comprese le dovute sfumature tra le categorie sopraelencate, si intende.

E’ finita l’epoca monodispositivo/monofunzione, oggi domina il multitasking. Siamo invasi dalle app: un solo dispositivo e una connessione internet decente permettono di fare tutto.

Siamo la generazione dei Big Data, creiamo e accumuliamo informazioni, in questo caso sanitarie, ma non solo, ad ogni click. Ci informiamo da soli sulle diete da fare, sul benessere, sulle abitudini sane e quelle dannose.
E’ uno stress organizzare il proprio allenamento e la propria alimentazione per ottenere dei risultati ottimali: chi lo fa per raggiungere un obiettivo occasionale si stufa presto, e se riprende, lo fa in modo discontinuo. Chi invece ci tiene, chi ha questo stile di vita, ingloba questa organizzazione mentale del calcolo delle calorie, del beneficio di dati alimenti a scapito di altri nel proprio modus operandi giornaliero.

Ci deve essere una passione dietro, un amore profondo per il benessere, che non tutti hanno.

Dal momento che siamo nel periodo più critico dell’anno, per alimentazione e fitness, ecco qualche app utile:

RunKeeper: una delle app di fitness più popolari, sfrutta il GPS dello smartphone per raccogliere informazioni utili sulla corsa quotidiana.
Si può usufruire di un allenatore virtuale, i programmi sono creati da un esperto e utilizzati da tutta la comunità per la formazione e per motivarsi l’un l’altro. Non è solo per i corridori, va bene per qualsiasi sport di spostamento in un percorso.

Endomondo: è l’app più famosa per gli allenamenti, integrata con Facebook, soprattutto usata per gli sport di movimento all’aria aperta come corsa, bicicletta, trekking.
Si basa sul GPS per seguire i percorsi e contare i chilometri fatti ed il tempo di percorrenza.
Si può anche usare al chiuso in palestra per gli allenamenti, il fitness e il tapis roulant.

FitRadio: è una stazione radio in streaming configurata per lo sport che trasmette musica adrenalinica, da ballo o ad alta energia rock. Il mix musicale è specificamente progettato per mantenere la frequenza cardiaca.

Runtastic: come un personal trainer permette di programmare gli allenamenti e controllare i risultati nella corsa, il ciclismo ed il fitness in generale. Sfrutta il GPS per registrare i percorsi ed i progressi delle sessioni di corsa, e salva i progressi nel tempo.

MyFitnessPal: è una app che fa da contatore di calorie, tiene traccia del cibo assunto e mangiato, fissa gli obiettivi calorici e la dieta giornaliera. L’applicazione ha una struttura solida e semplice, abbastanza precisa con una banca dati degli alimenti, anche suddivisi per marchi.

7 Minute Workout: è un’ app per Android e iPhone molto leggera che dice a voce le istruzioni per allenarsi in un’attività da 7 minuti. Una donnina computerizzata guida nello svolgimento di diversi esercizi intervallati da brevi pause. È possibile modificare il tempo di allenamento, ripetere l’allenamento più di una volta.

Google Fit: questa app è una delle ultime invenzioni made in Google ed offre un ottimo strumento per monitorare l’ attività fisica giornaliera. Per ottenere il meglio da questo servizio si può utilizzare anche uno smartwatch (sottocitati) ed avere le notifiche sempre a portata di polso.

Il braccialetto fitness:

Un dispositivo che nasce insieme della moda delle app per l’attività fisica, o successivamente, dipende dalle prospettive, è il braccialetto fitness. Molto più preciso e dettagliato nella rilevazione di battito cardiaco e movimenti del corpo, è anche più comodo, piccolo e indossabile. I design sono vari e particolari, adatti ad ogni gusto e stile. Il braccialetto può essere collegato allo smartphone attraverso un trasferimento dati, una connessione costante. I prezzi non sono proprio bassissimi, si aggirano tra i 50 e i 200 euro.

E’ un dispositivo che viene acquistato da coloro che sono attenti al proprio allenamento e che praticano sport intensamente, che hanno quindi bisogno di dati particolarmente attendibili, da chi fa esercizio solo occasionalmente (periodo primaverile) in vista della prova costume o per motivi vari in certi periodi della propria vita, e da coloro che per moda lo comprano, o lo regalano, consapevoli che non verrà mai usato, o che verrà sfruttato raramente, e rimarrà a deteriorarsi in un cassetto.
Da un primo confronto tra applicazioni per smartphone e dispositivi indossabili, condotto dai ricercatori della Perelman School of Medicine e del Center for Health Incentives dell’Università della Pennsylvania, emerge che le prime sono precise come le seconde, quando si tratta di contare i passi percorsi. Lo studio ha testato 10 delle applicazioni per smartphone più scaricate e dei dispositivi indossabili più venduti negli Stati Uniti, coinvolgendo 14 volontari che dovevano camminare su un tapis roulant per 500 e 1.500 passi, due volte per ogni percorso (per un totale di 56 prove). La scoperta finale è stata che le app per gli smartphone sono accurate come i dispositivi indossabili per il monitoraggio dell’attività fisica.

Ecco qualche rapida recensione di alcuni braccialetti:

Basis Carbon Steel Edition: È il più interessante inseguitore presente sul mercato, in grado di rilevare automaticamente quando si sta camminando, correndo, e quando si è in bicicletta. Misura l’attività fisica svolta, le calorie bruciate, aggiunge un cardiofrequenzimetro che monitora i dati giorno e notte, misurando anche la temperatura della pelle, sudorazione, e il sonno. Tutte le funzioni principali sono incluse.

Fitbit One: registra il numero di passi compiuti, gli scalini effettuati, la distanza percorsa, calorie bruciate, e la qualità del sonno. È pensato solamente per le donne, dal momento che ha una forma studiata per stare sulla parte anteriore della cinghia del reggiseno. Funzioni base che una qualsiasi app gratuita per il fitness può fornire, con la sola particolare scomodità di averlo a portata di reggiseno, ad 84 euro, su Amazon.

Fitbit Flex: non dispone di un display e della possibilità di monitorare le scale. Il tracker è rimovibile, potete perderlo in qualsiasi momento ma permette di cambiare il colore della banda che fa da sostegno. Si sincronizza per mezzo del computer o telefono Android. 85 euro solo per poter cambiare cinghia, insomma.

Jawbone: questo inseguitore non dispone di un display, i dati si vedono sullo smartphone. Meglio usare solo lo smartphone e risparmiare 120 euro.

Samsung Gear Fit: esteticamente molto valido, unisce le caratteristiche di un tracker fitness con la comodità di uno smartwatch, che permette di visualizzare i messaggi di testo in arrivo sul display touchscreen vibrante. Può però essere difficile e scomodo da usare perché il touchscreen è molto sensibile, 120 euro.

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