Nuove regole per i volontari nelle biblioteche

Volontari nelle biblioteche

Società civile e Pubblica Amministrazione insieme per la promozione cultura: l’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali, infatti, ha emanato, in data 22 maggio 2015, una delibera dove si indicano le linee guida per la redazione di un Avviso Pubblico finalizzato all’impiego di volontari nelle biblioteche di Roma Capitale.

La questione dei volontari nelle biblioteche è stata spesso al centro del dibattito sul corretto uso delle risorse umane messe a disposizione dalle organizzazioni di volontariato. Se, da un lato, i tagli alle biblioteche si fanno ogni giorno più pesanti, dall’altro si ricorre sempre più frequentemente all’utilizzo di volontari, anche per quanto riguarda mansioni che necessiterebbero figure professionali.

La delibera n.19 del 22 maggio c.a. nasce con lo scopo di utilizzare i volontari nelle biblioteche nelle attività di promozione e diffusione, finalizzate alla valorizzazione del bene culturale “biblioteca”. Si tratta nello specifico di attività di fund raising bibliotecario, ovvero ricerca di fondi non solo economici ma anche di altri tipi di risorse e contributi. Queste attività si distinguono nettamente da quelle di natura gestionale  del servizio bibliotecario (attività dirette), incarico di esclusiva competenza del bibliotecario professionista.

In questo contesto, la sussidiarietà gioca un ruolo fondamentale: questo, infatti, implica il concetto di complementarietà e si fonda su una collaborazione tesa a garantire sforzi congiunti e reciproco sostegno tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini, per il proseguimento di finalità di interesse generale. Saranno un totale di 38 biblioteche più 14 Bibliopoint ad essere coinvolti nell’attuazione del progetto.

Potranno partecipare alla selezione le associazioni, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni, i comitati e le O.N.L.U.S che prevedono nel proprio statuto attività con finalità di valorizzazione, promozione e diffusione del bene culturale “biblioteca”. Le organizzazioni vincitrici dovranno provvedere autonomamente alla formazione preliminare dei volontari e ad un costante percorso di aggiornamento. In oltre sono previsti dei rimborsi per le spese sostenute nell’adempimento delle attività oggetto delle convenzioni.

Adesso non ci resta che attendere gli effetti che questo binomio PA-Terzo Settore avrà sulle dinamiche di funzionamento delle biblioteche comunali di Roma Capitale.

Una buona pratica che si rinnova nel Comune di Roma Capitale, che sembra aver colto l’importanza del ruolo del Terzo Settore come valore aggiunto anche per la promozione della cultura e non solo dell’assistenza alla persona. Da sempre il mondo del non profit tenta di far comprendere la sua anima trasversale all’interno dei bisogni e dei settori della società. Iniziative come queste contribuiscono a dare risalto e dignità al lavoro dei tanti volontari e operatori che ogni giorno donano un pò del proprio tempo e della propria professionalità al prossimo e, più in generale, si impegnano per contribuire allo sviluppo e al miglioramento della Comunità.

A cura di Margherita Romano.

 

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