Papa Francesco presenta l’enciclica ambientale

Presentata l’ enciclica verde di Papa Francesco “Laudato sii”, attenta all’ambiente ma anche alle relazioni umane e al ruolo dell’uomo nei confronti del creato.

Una società ed un’economia a misura d’uomo. Questo è uno dei baluardi presenti nell’ enciclica di Papa Francesco, che da tempo  lavora su  tematiche ambientali. Un documento che è il risultato di un coro di voci, dalle più sociologiche alle più tecniche ambientali, senza dimenticare i risvolti economici. Chi leggerà il documento dal titolo “Laudato sii” potrà trovare infatti all’interno diversi linguaggi, dai più semplici ai più tecnici, proprio perché lo stesso Bergoglio ammette che questo è stato un lavoro corale e non una voce univoca.

Una enciclica che non manca di citare l’impegno dei suoi predecessori ma che si apre in chiave ecumenica alla del patriarca Bartolomeo I, che da tempo ha definito le mancanze contro il creato come un peccato di omissione, perché “assicurare acqua pulita da bere e aria pulita da respirare” sono diritti di tutti senza distinzione.

Un sistema che punta allo sviluppo, ma che ha a cuore la società e soprattutto i più deboli, utilizzando le risorse senza sfruttarle ma avendo un occhio alle generazioni future. Un monito nei confronti dell’uomo che deve essere custode del creato che ci circonda, ma anche un richiamo a vivere tutta la propria esistenza in maniera ecologica, tanto da arrivare a richiamare il diritto a vivere la propria domenica, ricordandosi sicuramente del Creatore, ma soprattutto per recuperare il rapporto con se stessi e con le persone che ci circondano. Un aspetto che può sembrare secondario ma che mostra come l’impegno di Bergoglio non sia solo quello di guidare il popolo cristiano ma quello di dare un’indicazione per una vita armoniosa, con se stessi, nei rapporti con chi ci circonda e nel rapporto con il creato. Un richiamo a cambiare il proprio stile di vita, perché il comportamento dell’uomo incide direttamente su ciò che lo circonda.

Fra i moniti di Francesco in ambito di responsabilità ambientale ci sono quelli di “evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili” e molto altro.

Nell’esperienza di cambiamento un ruolo importante sarà rivestito da coloro che si occupano di educazione, e forse è proprio per la difficoltà del ruolo educativo che l’enciclica è stata presentata da Valeria Martano, 58 anni, che da quando aveva 20 anni, segue la comunità di Sant’Egidio e le Scuole della pace.

Un modo innovativo per presentare un documento ufficiale come un’ enciclica insieme a esperti scientifici e teologi, ricordando però l’impegno e l’umanità delle periferie.

Ora il dardo è stato lanciato, si vedrà in vista della conferenza sul clima di Parigi di fine anno e prima ancora con la visita negli Stati Uniti quali saranno le ripercussioni dell’ enciclica che  richiama all’azione nei confronti dell’ambiente.

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