17 Settembre 1787: firma della Costituzione degli Stati Uniti

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Il 17 Settembre del 1787 viene completata la Costituzione degli Stati Uniti d’America, con la convenzione di Filadelfia, avente luogo nell’omonima città.

La storia che conduce alla tappa finale della firma della Costituzione degli Stati Uniti, avvenuta il Lunedì 17 Settembre del 1787 a Filadelfia, è costellata da diversi snodi focali.

Dopo la guerra d’indipendenza infatti, i tredici stati formati costituirono inizialmente un governo centrale molto debole in base agli articoli della Confederazione. Questo governo non aveva, ad esempio, alcun potere di imporre tasse poiché non aveva l’organizzazione necessaria a far rispettare i pagamenti. Non poteva nemmeno controllare i commerci tra gli stati, per cui si venne a creare una serie di leggi tributarie e di tariffe in conflitto tra i vari stati. Inoltre, gli Articoli richiedevano il consenso unanime di tutti gli stati prima che potesse essere attuato qualsiasi cambiamento.Costituzione degli Stati Uniti

Gli stati prendevano il governo centrale con tale leggerezza che i loro rappresentanti erano spesso assenti e la legislatura nazionale veniva di frequente bloccata, anche su questioni marginali, a causa della mancanza di un quorum.

A seguito di questi problemi, venne indetta una riunione a causa di una disputa territoriale tra la Virginia e il Maryland, per vagliare la possibilità di emendare gli articoli e rafforzare il governo federale. La Convenzione si riunì così a Filadelfia, nell’estate del 1787, votò subito per tenere segrete le delibere e decise la stesura di un nuovo modello di governo, stipulando infine che solo 9 stati su 13 avrebbero dovuto ratificarlo per farlo entrare in vigore.

Nonostante le aspre cimmagine della Costituzioneritiche che si levarono a gran voce, il 17 settembre 1787 la Costituzione venne completata e firmata a Filadelfia e il nuovo governo da questa prescritto entrò in funzione il 4 Marzo del 1789, a seguito di varie dispute riguardanti la ratifica che si tennero in diversi stati . Queste discussioni portarono alla creazione di una Costituzione basata sul compromesso tra gli stati e le parti politiche; il primo stato a ratificare la convenzione fu il Delaware.

La Costituzione statunitense si definisce come “legge suprema dello stato”. Le corti perciò hanno interpretato la frase secondo queste direttive: quando le leggi, incluse le costituzioni dei singoli stati, che sono state approvate dalle legislature statali o dal Congresso nazionale, vengono ritenute in conflitto con la Costituzione federale, tali leggi sono nulle e prive di effetto. Le decisioni della Corte Suprema nel corso di oltre due secoli hanno ripetutamente confermato e rafforzato questa dottrina o clausola della “supremazia costituzionale statunitense”.Incipit Costituzione

Non meno importante è poi la questione riguardante l’autorità ultima, politica e governativa, che secondo la Costituzione è affidata all’elettorato statunitense,il quale può decidere di cambiare la legge fondamentale, se lo desidera, emendando la Costituzione stessa o, come caso estremo, stilandone una nuova. Il popolo comunque non esercita questo diritto in maniera diretta, ma delega gli affari quotidiani del governo ai funzionari pubblici, sia eletti che nominati, alcuni dei quali sono previsti dalla Costituzione.

Del resto, l’autorità popolare è ribadita lungo tutto il testo costituzionale, e si esplica in tutta la sua potenza evocativa tramite le prime tre parole del Preambolo:  “We the people”.

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