Sono partita per la Bulgaria un po’ titubante, alla volta di una destinazione martoriata dalla storia fino all’altro giorno di cui non parla mai nessuno.
“La Bulgaria? – mi dicevano – Solo tu potevi scegliere di andare in Bulgaria!“, “Guarda che non ci sta niente in Bulgaria, cosa ci vai a fare?“
Un viaggio è un modo per scoprire un luogo e questa esperienza di due settimane è stata intensa, ho macinato tanti km in macchina: 2026 Km per la precisione e qualcosa di più se aggiungiamo quelli a piedi (leggi qui l’itinerario)!
Spesso i pregiudizi frenano la nostra sete di conoscenza e ci mettono in testa dei timori che non rispecchiano la realtà.
Ho scoperto una nazione che non mi aspettavo.
La Bulgaria è una nazione con una storia articolata e sfortunata, piena di scelte sbagliate e che ha vissuto il peggio dei periodi storici moderni. Una nazione che è felice di se stessa e dei propri sacrifici, nonostante tutto, nonostante i segni del tempo siano forti e visibili.
Ho avuto modo di parlare con i bulgari, un popolo gentile e disponibile. Sorridenti e accoglienti.
Semplicità, povertà e girasoli
Visitando da subito le zone rurali mi sono sentita spaesata. Arretratezza, degrado e povertà sono evidenti, tangibili, in alcuni luoghi in particolare.
Quando si viaggia con le braccia della mente aperte ad accogliere e a comprendere il perché delle cose, l’impressione negativa viene superata dalla conoscenza della storia dei luoghi, della cultura e delle tradizioni.
Si nota come nonostante le difficoltà le persone si siano date da fare, che esiste il senso civico anche in coloro che sono maggiormente disagiati. Pulizia, ordine e decoro sono un tratto comune nelle città e nei paesi bulgari.
Nelle campagne ci sono cose che ti fanno riscoprire la bellezza della natura: campi immensi di girasoli, panorami di rocce in arenaria e pietra calcarea modellate nel corso di milioni di anni dai fenomeni naturali come le Rocce di Belogradchik, boschi e freschissimi corsi d’acqua che dissetano l’intera nazione, la grande valle delle rose, nella zona di Kazanlak, che produce all’aperto e non in serra, il 60 % dell’olio di rose richiesto a livello mondiale.
Ci sono due autostrade, molte strade ad alto scorrimento sono ancora in costruzione, il paesaggio è spesso rurale a volte potrebbe sembrare noioso almeno fino a quando non riguardi le foto al tuo ritorno a casa.
Bulgaria terra di Traci e di Romani
Lo storico greco Erodoto descrisse i Traci come il popolo più numeroso della terra superato solo dagli indiani. La prima democrazia si deve ai Greci mentre Alessandro Magno vi estende il proprio impero.
I Romani la abitano e fanno di Sofia la capitale della Dacia. Saccheggiata da Attila e scenario di numerose guerre con Bisanzio. Bizantini e Protobulgari tra guerre, dissapori e orgoglio nazionale fanno della Bulgaria uno degli stati più potenti d’Europa.
Finì sotto il giogo degli ottomani che portarono un isolamento culturale e politico della regione che si protrasse per ben 5 secoli fino a quando i russi non la liberarono.
Quasi la metà della popolazione bulgara fu sterminata o ridotta in schiavitù dai turchi ottomani. Chiese e monasteri furono distrutti, chiusi o convertiti in moschee. Le rivolte furono soffocate nel sangue e molti bulgari abbandonarono la nazione.
L’identità nazionale, culturale e cristiana della Bulgaria riuscì a sopravvivere soprattutto grazie ai monasteri. Un esempio è il bellissimo Monastero di Rila.
Nella prima guerra mondiale la Bulgaria si schiera con la Germania sconfitta e punita dal trattato di Neuilly conosce poi il regime comunista fino al 1990. Nel 2007 entra nell’Unione europea.
Il paesaggio è intervallato da elementi sovietici che ricordano la grande alleanza tra Bulgaria e Russia, ma spesso sono abbandonati, come se si volesse dimenticare quel momento storico…ma poi neanche tanto.
La più imponente costruzione in cui mi sono imbattuta è il Monumento di Buzludzha. Quest’opera è situata sul Monte Buzludzha ed è il più grande edificio ispirato all’ideologia comunista presente in Bulgaria.
L’influenza Turca e Greca è fortissima soprattutto nel cibo. C’è ancora tanta genuinità nei prodotti che spesso sono comprati dagli agricoltori locali ed è raro trovare prodotti che non sono di stagione, a meno che non si vada nei grandi supermercati e centri commerciali che nei pressi delle città principali non mancano.
Un grande “lago salato” dove trovare relax e divertimento
Non è possibile non menzionare la costa del Mar Nero che alterna paesaggi selvaggi a luoghi di puro divertimento per famiglie, giovani e adulti.
Volutamente non ho voluto parlare della meravigliosa capitale Sofia che molti italiani già conoscono, perché spero che questa nazione venga riscoperta nella sua interezza per poterne assaporare tutti gli aspetti e lasciarli diventare parte della nostra esperienza di vita, infondo viaggiare è come guardarsi allo specchio!