Expo Milano 2015: Nutrire il pianeta

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Per la prima volta nella sua centenaria vicenda, l’ Expo che sta per concludersi questo fine settimana a Milano, non è una pura esibizione del progresso umano, ma l’ occasione per aprire un dialogo ed una cooperazione tra nazioni, organizzazioni ed aziende con lo scopo di generare strategie comuni per migliorare la qualità della vita e sostenere l’ ambiente.

Per raggiungere l’ obiettivo, NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA, è fondamentale la cooperazione tra i popoli, ed Expo Milano 2015 è il luogo d’ elezione per affrontare le problematiche e le opportunità che si aprono per il settore agricolo nei campi dello sviluppo sostenibile, della lotta contro la fame e del benessere comune, e lasciare in eredità, una volta finita la manifestazione, una Carta con le linee guida per le azioni da intraprendere su scala globale.

Il sito scelto per Expo si sviluppa lungo due direttrici principali che riprendono la struttura delle città romane: sul Decumano si affacciano gli spazi espositivi dei paesi (padiglioni autonomi e cluster) per 1,5 chilometri, mentre lungo i circa 350 metri del Cardo trova spazio l’ area espositiva italiana, con Comuni, Province e Regioni, rappresentati nel Palazzo Italia.

All’ incrocio tra Cardo e Decumano si aprono gli oltre 4.000 metri quadrati di Piazza Italia; grandi tende sistemate sui percorsi aiutano i visitatori a ripararsi dalla pioggia ed a proteggersi dal sole.

Tutto intorno, il sito, pensato come un’ isola è circondato da un canale lungo circa 4,5 chilometri.

Oltre ai padiglioni dei partecipanti ufficiali , paesi che partecipano con un padiglione autonomo, oppure all’ interno di uno dei nove cluster tematici, il sito ospita quattro delle cinque aree tematiche di Expo: Padiglione Zero, Biodiversity park, Children Park e Future Food District. (La quinta, Arts and Foods, è allestita in città, alla triennale di Milano).

Expo Milano è il primo grande evento a compensare il cento per cento delle emissioni di gas serra/anidride carbonica, attraverso progetti locali di miglioramento dell’ efficienza energetica o di agricoltura cosiddetta “conservativa” (a minor impatto) e l’ acquisto di crediti da progetti internazionali legati al tema, ed è inoltre la prima Esposizione Universale ad aver prodotto specifiche linee guida rivolte ai Paesi partecipanti, ai partner ed ai fornitori, sulle soluzioni sostenibili per le costruzioni ed i materiali utilizzati.

Expo Milano presenta anche alcune tra le più moderne tecnologie in campo energetico: una rete intelligente, ossia che accoglie l’ energia prodotta da micro-impianti alimentati da fonti rinnovabili, mantenendo sempre l’ equilibrio tra domanda ed offerta di energia elettrica, ed un’ illuminazione pubblica a Led ad alto valore innovativo; i visitatori possono sapere infatti in tempo reale come lavorano in sinergia tutte le fonti di energia del sito, quale sia il mix produttivo che alimenta l’ esposizione e quali ne siano i consumi.

I partecipanti ufficiali di Expo Milano 2015 sono i Paesi e le Organizzazioni Internazionali che hanno aderito all’ iniziativa.

I padiglioni autonomi si affacciano sul Decumano, mentre i cluster costellano il sito espositivo; ogni Paese, sulla base della propria cultura, tradizione ed esperienza, interpreta il tema di Expo, attraverso mostre, eventi, spettacoli, degustazioni ed attività di approfondimento ed intrattenimento per grandi e bambini, con lo scopo comune di costruire insieme agli altri partecipanti un futuro sostenibile.

I cluster sono la più grande novità introdotta da Expo Milano: sono aree espositive comuni dedicate ai paesi che per differenti ragioni di opportunità hanno deciso di non realizzare un proprio padiglione.

Questa sorta di “villaggi” che costellano il sito, permettono ai Paesi di rappresentare la propria storia e cultura tramite la tradizione agroalimentare che più li caratterizza.

Alcuni cluster sono dedicati alla presentazione ed alla degustazione di prodotti senza tempo: riso, cacao, caffè, spezie, frutta e verdura, cereali e tuberi; gli altri invece raggruppano i partecipanti intorno a temi che caratterizzano specifici territori: Bio-Mediterraneo, isole, mare e cibo, Zone Aride.

Le Organizzazioni Internazionali partecipano con un proprio padiglione, come nel caso dell’ Unione Europea, oppure collaborando con l’ organizzatore e dando vita ad una serie di eventi, come nel caso delle Nazioni Unite.

Durante i sei mesi di Expo, ogni padiglione celebra una giornata nazionale: per il Paese è il momento della festa per eccellenza, e per l’ occasione ogni partecipante organizza eventi eccezionali, grandi momenti di comunicazione sia sul sito espositivo, sia nella città di Milano.

Importante ruolo svolgono anche le aree comuni: l’ Open Air Theatre e la Lake Arena sono progettati per l’intrattenimento del pubblico.

Padiglioni degni di nota:

 ARGENTINA:  presenta una serie di silos interconnessi tra loro, allo scopo di evocare nel pubblico l’ immagine di una nazione ricca di risorse, tra le più grandi esportatrici di cibo al mondo.

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AUSTRIA:  enorme spazio verde riproducente una foresta del paese , che grazie alla sua installazione produce ogni ora l’ ossigeno necessario a 1.800 persone e rappresenta un contributo all’ itinerario tematico della sostenibilità del cinema.

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EMIRATI ARABI UNITI:  padiglione imponente e modulare, architettonicamente ispirato alla ondulazione delle dune del paese; al suo interno si narra la dinamicità del paese, ponendo attenzione alla questione idrica, oggi più importante del petrolio.

KAZAKHISTAN: uno dei più belli in assoluto secondo la critica: una esposizione multimediale, in cui una proiezione in 3D nell’ enorme cupola centrale dell’ edificio, conduce i visitatori in un viaggio strabiliante dal Sole all’ Expo di Astana 2017, prossima sede dell’ Esposizione universale.

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MESSICO: il padiglione riproduce la struttura di un totomoxtle (buccia esterna della pannocchia di mais), in cui la storia, i sapori, l’ arte del paese sono presentati  attraverso un percorso ad alta densità tecnologica che si snoda in una serie di rampe elicoidali.

QATAR:  incentrato per lo più sulla dimostrazione delle più moderne tecnologie per la desalinizzazione  dell’ acqua di mare, attraverso un’ esperienza interattiva ed informativa.

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REPUBBLICA POPOLARE CINESE: terzo padiglione per estensione, concentrato su tre poli : la civiltà agricola tradizionale, al tecnologia, e l’ innovazione al servizio dell’ agricoltura; il progetto architettonico si ispira ai concetti di cielo, terra, uomo, della coltivazione del riso e del frumento.

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TURKMENISTAN: l’ estro turkmeno si esprime nel gigantesco padiglione attraverso colori sgargianti, formi curvilinee e splendidi tappeti; all’ ultimo piano è presente un giardino pensile, con le tipiche yurte in cui si può stazionare.

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UGANDA: il padiglione guida i visitatori attraverso la storia di una delle più pregiate qualità di caffè, la robusta, con materiali audiovisivi e degustazioni; illustra anche  la vita dell’ ultima popolazione di gorilla di montagna esistente al mondo.

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