Voglia di viaggi? Arriva il turismo estremo

turismo estremo

In vacanza non riuscite a stare fermi? Imbarcatevi in una di queste avventure di turismo estremo, e senza dubbio nel prossimo viaggio implorerete una bella spiaggia ed un buon libro.

Bear Grylls Survival Academy, Zimbabwe

Il noto Bear Grylls sta creando un vero e proprio esercito di survivalisti disposti a mangiare cose disgustose ed a morire di freddo. Il turismo estremo tocca qui il suo punto più alto.
Attualmente in tutto il mondo esiste oltre una dozzina di corsi di sopravvivenza Bear Grylls, con istruttori selezionati da Grylls stesso, i quali spesso hanno lavorato nelle sue serie televisive.
Non è per tutti il corso intensivo di cinque giorni nei pressi delle Cascate Vittoria nello Zimbabwe: insieme ad altri nove partecipanti riceverete il coltello di sopravvivenza Bear Grylls ed istruzioni di vario genere, tra cui come trattare dell’acqua putrida, costruire un riparo nella foresta ed accendere un fuoco in qualsiasi condizione, il tutto circondato da leoni, bufali ed elefanti.
Unico requisito richiesto è saper nuotare e portare sulle spalle uno zaino di nove chilogrammi.

Speight’s Coast to Coast, Nuova Zelanda

Questa competizione di 234 chilometri si svolge in febbraio nella accidentata South Island neozelandese, dura giorni interi e prevede tre prove (corsa, ciclismo e kayak).
La gara (a cui si può partecipare singoli o in gruppi di due o tre) inizia a Kumara beach, e dopo aver attraversato magnifici paesaggi degni del Signore degli Anelli, termina a Brighton beach, vicino a Christchurch.
Giunta ormai alla 33esima edizione, è accessibile a tutti, e lo spirito di competizione viene sostituito dal classico entusiasmo neozelandese, e si respira un’atmosfera allegra.

Fuego y Agua Hunter Gatherere Survival Run, U.S.A e Nicaragua

Una folle corsa di circa ottanta chilometri che si svolge talvolta in Nicaragua e talvolta negli Stati Uniti, in cui i concorrenti devono correre, arrampicarsi, nuotare e scavare lungo un terreno accidentale.
Non è certo una gita di gruppo, quindi l’iscrizione viene sconsigliata se non abituati a resistenza in condizioni estreme.
A differenza di altre competizioni d’avventura e di turismo estremo attribuisce molta importanza alle soluzioni intelligenti, per cui l’elenco delle attrezzature consentite è più simile a quello di un corso di sopravvivenza che di una maratona.
Tra gli oggetti richiesti c’è una matita.

Amazon River Annual International Raft race, Perù

Questa gara di tre giorni che si svolge nel cuore della giungla peruviana è divertente sia per gli spettatori che per i partecipanti.
Oltre quaranta squadre di quattro persone devono costruire una zattera con tronchi di legno di balsa, approfittando volendo dell’ aiuto di gente del posto, e poi scendere lungo il Rio delle Amazzoni per centottanta chilometri, fermandosi solo per dormire.
Non è facile come potrebbe sembrare, ed in diciassette anni la competizione è stata vinta solo una volta da una squadra straniera.
Se non avete formato una squadra personale in anticipo, potete presentarvi prima della gara a Nueva Esperanzo e cercarne una che abbia bisogno di rematori.

Bob Cooper Outback Survival, Australia

Il posto migliore per mettere alla prova le proprie capacità di sopravvivenza è l’aspro territorio interno dell’ Australia, uno dei siti più inospitali del mondo.
Mister Bob Cooper, uno tra i più noti survivalisti australiani vi insegnerà come fronteggiare serpenti letali, sopravvivere a temperature oltre i trenta gradi nel bush, e ad una solitudine che potrebbe far impazzire; ma si da importanza anche alla psicologia della sopravvivenza.
Con il corso base di tre giorni (Wilderness Survival), requisito base per accedere al corso di otto giorni, imparerete ad orientarvi, ad accendere un fuoco, a procuravi il cibo e a costruirvi un riparo; il tutto in uno scenario molto realistico, come la regione del Pilbara.

Expedition Alaska, U.S.A.

Premesso che qualsiasi viaggio in Alaska è di per sé un’avventura, questa competizione che si svolge ogni anno in giugno nella Kenai Peninsula, è forse la più impegnativa del mondo.
Lunga circa cinquecento chilometri, include trekking, traversate sull’Oceano, kayak sulle rapide, packrafting, mountain bike, canyoning e discesa in corda doppia.
E’ sicuramente una prova estrema di forma fisica, capacità di sopravvivenza e concentrazione in uno degli ambienti naturali più implacabili del mondo.
Sono ogni anno accettati solo cento concorrenti all’anno.

Docastaway Desert Island Experience, in tutto il mondo

Docastaway seleziona in tutto il mondo isole e spiagge dove si può vivere come naufraghi, con pochissime risorse a disposizione.
Si può scegliere però tra le due opzioni “Comfort” ed “Adventure”; quest’ ultima è veramente estrema e viene dato all’isola un nome inventato affinché i partecipanti ignorino fin dall’ inizio la sua localizzazione geografica.
Se poi si sceglie l’ opzione “Extreme”, probabilmente dovrete costruirvi un riparo.
Molte isole dispongono comunque di bungalows anche se molto spartani, e su richiesta Docastaway fornisce comunque le attrezzature di base.
L’ elenco delle destinazioni muta continuamente: importante fornire quindi al momento della prenotazione la descrizione dell’ esperienza che si vorrebbe vivere , e verrà proposta la spiaggia perfetta per le vostre esigenze.

Tom Brown Jr’s Tracker School, U.S.A.

Tom è una leggenda statunitense nel campo della sopravvivenza, grazie alle tecniche e tradizioni che gli arrivano direttamente dai suoi antenati nativi americani.

I suoi corsi si svolgono da più di quarant’anni nella zona d Pine Barrens nel New Jersey, e sono molto richiesti persino dalla polizia e da concorrenti del reality show Survivor.
Brown insegna dall’ accendere un fuoco a tecniche di evasione, ricerca e salvataggio; grande è la sua reputazione nel riconoscere e seguire le orme degli animali, capacità ereditata dal nonno Apache.
Nel corso di base di sei giorni, preludio a quelli più impegnativi , prevede imparare in assoluto silenzio nella foresta e seguire una pista.

Clipper Round the World Yacht Race

Questa è la versione per dilettanti del Vendèe Globe, in cui i principianti possono iscriversi, frequentare il corso di addestramento intensivo di sei giorni, per poi imbarcarsi per il numero di tappe che ritengono di poter affrontare ( ma anche di permettersi a livello economico).
Creata circa venti anni fa, questa regata intorno al mondo si rivolge a coloro che non possiedono le capacità e denaro a sufficienza per poter vivere con mezzi propri un’ esperienza del genere.
La flotta è composta da dodici yacht di ventuno metri, ciascuno guidato da uno skipper esperto, ed i partecipanti assumono a turno tutti i ruoli dell’ equipaggio.
La ricompensa è la possibilità di navigare nell’Oceano aperto tra le calme equatoriali e le tumultuose acque di Capo Horn.
Un posto su uno yacht per una intera tappa, che dura un anno (quarantamila miglia nautiche) costa circa sessantaquattromila euro, mentre le singole tappe che durano tra diciotto e quaranta giorni, costano tra settemila e novemila euro.

Spedizione al Polo Nord con Polar Explorers

Unica “vetta” in grado di competere veramente con l’Everest nella lista delle esperienze estreme è senza dubbio il Polo Nord. La “salita “ qui si misura però in gradi di latitudine, ma questo ambiente gelido e desolato cattura da sempre la fantasia degli esploratori.
Nel 1933 Rick Sweitzer è stato il primo a guidare una spedizione amatoriale nell’ Artico sugli sci e sulle slitte trainate dai cani, e da allora la sua agenzia organizza esperienze per tutti i gusti: fino a spedizioni complete di sessanta giorni.
Lo staff di Sweitzer è il milgiore del settore e vanta una grande sopravvivenza in climi freddi, ma è anche in grado di organizzare una serata di baldoria dopo una dura giornata sui ghiacci.
L’ avventura senza dubbio più amata di Polar Expedition è “Last Degree”, un tour sugli sci di quattordici giorni che copre cento chilometri, con ritorno alla civiltà in elicottero.

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